Pronostici rispettati e nessun colpo di scena a Siracusa. Tutto facile per l’Ortigia che ha schiacciato 19-6 il Camogli.
Un pomeriggio particolare, quello vissuto alla Caldarella, con il pre-partita riempito dall’emozione per il ricordo di Barbara Bufardeci, in onore della quale è stato piantato un albero accanto alla lapide che ricorda Paolo Caldarella. Due simboli della storia dell’Ortigia e della pallanuoto italiana, idealmente insieme nel lembo di terra appena fuori dal bordo di quella vasca che tanto hanno amato. Presenti i familiari della vice-presidente dell’Ortigia e team manager del Setterosa, il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, e il vicepresidente della FIN, Giuseppe Marotta. Applausi e commozione quando il capitano Christian Napolitano ha riempito la buca nella quale è stato piantato l’albero, così come durante il minuto di raccoglimento.
I biancoverdi privi di Inaba e con Tempesti in panchina, hanno dominato sin dall’inizio, gestendo le forze e crescendo di condizione nella seconda parte di gara, quando il divario è diventato ampissimo. In evidenza Cassia e Ferrero, rispettivamente 7 e 4 gol. Bene Calabresi, partito con un po’ di emozione per l’esordio in A1 e poi cresciuto minuto dopo minuto, con interventi importanti e tanta reattività. In acqua anche i giovani Capodieci e Tringali Capuano, con quest’ultimo che ha vissuto anche la gioia del primo gol in Serie A1. Per i biancoverdi una partita utile a sciogliere le fatiche di coppa e a recuperare posizioni in classifica, ora quarti a un punto dal terzo posto, con due di vantaggio sul Trieste e quattro sul Telimar.
A fine match, coach Stefano Piccardo, esordisce con un ragionamento sul calendario di quest’anno: “Sicuramente lascia un po’ tutti basiti il fatto che si debba giocare in coppa giovedì sera e poi il sabato alle 15 in campionato. Questo per i giocatori delle squadre che partecipano alle coppe europee è un impegno veramente probante. Noi siamo arrivati ieri sera alle 19.30 da Atene. Il Camogli è una neopromossa, quindi oggi abbiamo avuto un turno un po’ più semplice, ma sabato, dopo la coppa, andremo a Napoli. Se la LEN Cup continuerà a disputarsi di giovedì, bisognerà prevedere una formula che sposti le partite di campionato alla domenica“.
Il tecnico biancoverde parla poi del match e delle prestazioni dei due giovani del vivaio e dell’esordio in A1 di Calabresi: “Oggi abbiamo avuto la fortuna e l’opportunità di cambiare tanto durante la partita, quindi i giocatori non hanno avuto minutaggi altissimi come accade altre volte e siamo sempre rimasti freschi. I giovani? Giacomo era all’esordio con la calottina dell’Ortigia e sostituiva Tempesti, cosa non facile da reggere. Mattia ed Enrico li ho visti bambini, quindi per me è un fatto anche sentimentale vederli esordire in A1 e giocare. Oggi le emozioni sono tante. Abbiamo ricordato Barbara e personalmente anche un mio caro amico che ha lavorato con me e che ha perso sua moglie Michela per la stessa causa. Voglio mandare un grande abbraccio anche a lui, perché è un periodo difficile, come lo è per tutta l’Ortigia per la mancanza di Barbara“.