Papa Francesco è tornato nuovamente ad attaccare le persone che prediligono gli animali domestici ai figli. Lo ha fatto davanti a una rappresentanza di pediatri nell’Aula Paolo VI del Vaticano il 18 novembre 2023.
“Oggi si preferisce avere un cagnolino che un figlio. Il vostro compito è molto limitato, ma cresce quello dei veterinari, eh? E questo non è un buon segnale, non è un buon segnale“, ha detto il pontefice scatenando gli animalisti… nonostante nell’Enciclica “Laudato si’ di Francesco si legge: “quando il cuore è veramente aperto a una comunione universale, niente e nessuno è escluso da tale fraternità”.
“Una delle varie esternazioni di questo papa che sembra ritenere l’amore come limitato quantitativamente, come se, dandolo a un animale, lo si tolga ad altri. Contrapporre i figli a cani e gatti rivela la poca empatia nei confronti degli animali di un pontefice che pure ha preso il nome di Francesco, come il Santo d’Assisi che chiamava tutte le creature “fratelli” e sorelle“, commenta l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa).
San Francesco, difatti, era colui che ha condotto la sua esistenza all’amore per la natura declinato in tutte le sue forme e per lui tutti gli animali meritavano rispetto: “Laudato sie, mi Signore cum tucte le Tue creature”.
Precedentemente, il Papa si era persino rifiutato di benedire un cane nonostante avesse benedetto una Lamborghini, forse un tesoro di maggiore valore? Ed a raccontarlo è stato Francesco stesso agli Stati generali della natalità. Lo scorso maggio, difatti, dopo che una donna gli si avvicinò chiedendogli di benedire il suo cucciolo: “Non ho avuto pazienza. Ho sgridato la signora dicendole: “Tanti bambini hanno fame e lei col cagnolino…””.
Inoltre, in Vaticano, organizzò uno spettacolo circense per poveri, senzatetto, profughi e carcerati. Il Papa non ha considerato le privazioni, i maltrattamenti e le sofferenze per animali. Nei circhi leoni, tigri, elefanti, giraffe, costretti a vivere in cattività un’esistenza contro natura, dietro a sbarre, in pazzi esigui e perennemente sotto stress.
“È evidente che per Papa Francesco la vita animale è meno importante della vita umana. Ma chi sente che la vita è sacra ama la vita al di là delle specie“, chiosa l’Oipa evidenziando quanto sia preziosa la presenza degli animali nelle nostre esistenze “animali che collaborano inoltre nella società come il cane molecolare della Protezione civile che proprio l’altro giorno ha trovato il corpo senza vita di Giulia Cecchettin”.