Pronta la tabella di marcia per affrontare la sessione finanziaria, dopo il voto al Collegato ter. Ad esprimere ottimismo è il capogruppo di Forza Italia all’Ars Stefano Pellegrino.
In commissione Bilancio sono in corso di definizione gli ultimi passaggi riguardanti il bilancio consolidato con l’obiettivo di portarlo in aula la settimana prossima. La Finanziaria regionale ha una time line spedita, in II commissione si discute il ddl sulla manovra approvata dalla giunta Schifani e secondo Pellegrino “arriveremo in aula il 23 o al massimo il 31 dicembre”.
“Con Forza Italia – spiega Pellegrino – cerchiamo di mantenere i nostri programmi e per la prima volta, dopo quasi circa 25 anni, arriveremo a dare uno strumento finanziario alla Regione Siciliana secondo quanto prevede la norma. In questo modo diamo la possibilità ai comuni di affrontare dal punto di vista finanziario le loro attività con interventi e trasferimenti economici tempestivi, ma anche spazio e fiato alle imprese, all’artigianato e all’intero mondo produttivo”.
Il governo regionale prosegue nel riallineamento degli strumenti finanziari della Regione nel segno di un virtuoso riordino dei conti, un fatto che “può sembrare meno importante, perché meno appariscente”, aggiunge il capogruppo degli azzurri, che auspica uno scenario finanziario sempre più confortante per la Sicilia e che dimostra, afferma Pellegrino, di sapersi mettere con le carte in regola.
I numeri certificano un’ulteriore riduzione del disavanzo dato che “dagli 8,2 miliardi di Crocetta, siamo arrivati, tra governo Musumeci e governo Schifani, a 4,2 miliardi. Con il presidente Schifani abbiamo abbattuto il disavanzo già soli 2 miliardi”. Insomma, migliorando l’equilibrio finanziario della Regione migliora anche la sua affidabilità.
Le forze politiche di Sala d’Ercole hanno il tempo necessario per presentare gli emendamenti migliorativi alla bozza di manovra. L’obiettivo, più volte dichiarato dal governatore siciliano, è quello di approvare il tutto entro la fine dell’anno, per scongiurare l’esercizio provvisorio.
Una svolta epocale. Così è stata definita la manovra dal valore di un miliardo messa a punto dalla squadra di governo già da giugno scorso, incontrando le associazioni, i sindacati dei regionali e dei precari, e le parti datoriali, le imprese. La Finanziaria prevede una valanga di contributi e i beneficiari sono diversi: dai comuni alle imprese. Ma le questioni e gli atti da mettere a punto sono tanti.
La lotta al precariato è l’obiettivo principe del governo Schifani per dare serenità a chi tanti anni presta la propria attività lavorativa presso gli enti locali e la pubblica amministrazione. Questa dovrebbe essere la stagione delle stabilizzazioni per i bacini di Asu ed ex Pip. Ma forse non per tutti sarà rose e fiori.