Ad Antonella, ad Angela, alle altre compagne di viaggio. Le prime parole della prima rettrice dell’Università di Messina (anzi di tutto il Sud), Giovanna Spatari (QUI) sono una dedica alle “guerriere”, a chi il viaggio che ha portato la professoressa di medicina del lavoro fino alla vittoria, lo ha iniziato più di 10 anni fa.
ANTONELLA E ANGELA
Non c’è più la professoressa Antonella Cocchiara, pose le basi di un cammino, con il corso formativo “Donne, Politica e Isitituzioni” per la diffusione della cultura di genere nelle istituzioni culturali, sociali e politiche finalizzato ad aumentare la presenza e la partecipazione delle donne nella vita attiva. Antonella Cocchiara, che tantissimo ha fatto ed ha dato per le donne a Messina, non c’è più, ma sono tante (siamo tante) che quel tratto di strada lo abbiamo percorso con la consapevolezza che c’è tanto da fare.
La vittoria di Giovanna Spatari è la vittoria di questo cammino e non è un caso che lei, da ex pro rettrice al Welfare e alle Pari Opportunità, abbia dedicato questo traguardo alla professoressa Cocchiara e ad Angela Bottari, recentemente scomparsa (QUI) che pioniera nel mondo della politica ha presentato la proposta di legge in Parlamento che cancellò il delitto d’onore e il matrimonio riparatore.
A TUTTE LE COMPAGNE DI VIAGGIO
“Questo entusiasmo – ha detto la rettrice Giovanna Spatari subito dopo la proclamazione – è bellissimo. Ringrazio il corpo elettorale ed i colleghi docenti che hanno voluto concedermi la loro fiducia. Garantisco il mio massimo impegno ed una assoluta dedizione per il prossimo sessennio che si presenterà con sfide intense e stimolanti. Desidero essere lo strumento che garantisca un clima di lavoro sereno ed il raggiungimento dei migliori obiettivi possibili per il nostro glorioso Ateneo. Dedico l’elezione della prima Rettrice donna di questa Università ad Antonella Cocchiara, Angela Bottari ed a tutte le altre compagne di questo incredibile viaggio. Esistiamo e lavoriamo perché ci sono gli studenti, che rappresentano il nostro target di riferimento più importante e per il quale dobbiamo spendere tutte le nostre energie. Lotterò per garantire loro un’ Università sempre più moderna ed al passo coi tempi, affinché non debbano più prendere treni o aerei per studiare in altre sedi e possano crescere ed affacciarsi al domani con fiducia e fierezza insieme a noi”.
Al momento della proclamazione l’Aula Magna si è riempita di applausi per “Giovanna, Giovanna, Giovanna” e quella successiva dedica alle “compagne di viaggio” comprese quelle che non ci sono più, Antonella ed Angela, ha emozionato e commosso, perché la vittoria di ogni donna, in realtà così lente al cambiamento quale sicuramente Messina e la sua Università lo sono, è la vittoria di tutte. E’ sprone per tutte. Ed è la prova che le battaglie iniziate negli anni, sono state radici forti. Una vittoria doppia, perchè era data in svantaggio ed in più come ogni donna era stata sottovalutata (QUI). Il più forte segno di discontinuità in un Ateneo che ha una sfilza infinta di rettori è proprio questo. Il primo quadro con il volto di donna lì, accanto a tutti i Magnifici che l’hanno preceduta.