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Aveva 78 anni

Messina: è morta Angela Bottari, pioniera femminista. Suo il ddl che abolì il delitto d’onore

mercoledì 15 Novembre 2023

Fu lei, minuta guerriera siciliana, in prima fila per i diritti delle donne sin da ragazzina all’Università,  nel 1977, neo eletta in Parlamento, a presentare quella proposta di legge che passerà alla storia, il 442/1981. Di quella pietra miliare legislativa nella battaglia contro la violenza sulle donne che abolì il delitto d’onore e il matrimonio riparatore lei fu anche la prima relatrice alla Camera.

Angela Bottari, comunista nel Dna per tutta la vita, pioniera femminista, si battè con le colleghe deputate (anche dentro un partito che non era del tutto pronto al cambio di mentalità) perché la violenza sulle donne diventasse un reato contro la persona e non più contro l’onore. Aveva 36 anni Angela Bottari, che in Parlamento, eletta nel 1976 vi resterà per tre mandati, contribuendo a quella rivoluzione culturale della quale intere generazioni di donne oggi sono figlie.

ADDIO ALLA GUERRIERA

E’ morta nella notte Angela Bottari, combattendo fino alla fine, come era nel suo stile e nella sua anima indomita. Nata il 16 marzo del 1945 ha iniziato i primi passi in politica nel ’68, gli anni dell’Università. Iscritta all’allora Pci, lei era ed è rimasta, “comunista”. Dapprima consigliera comunale è poi stata eletta alla Camera dove è rimasta per tre legislature. Suo quel ddl che rappresentò un cambio culturale, ma in realtà, in quei tre mandati lei di proposte ne presentò più di 100. Non si fermava mai ed ancora negli anni scorsi, 40 anni dopo quella vittoria femminista lei lamentava il fatto che ogni passo avanti era sempre frutto di “battaglie” contro una mentalità maschilista che in Italia non passa.

COMUNISTA NEL DNA

Restò comunista “dentro” e con la fine del Pci divenne segretaria regionale del Pds (Partito democratico della sinistra). Quando nacque il Pd lei aderì rappresentando sempre l’ala sinistra. E’ stata assessora comunale al risanamento nel 2006 e si battè per quella legge ’90 che era rimasta tantissimi anni inattuata lasciando le baracche ferite aperte.

Sposata con Gioacchino Silvestro, anche lui storico esponente della sinistra messinese, ha creato una vera e propria “tribù” con 5 figli e tanti nipoti.

Si è spenta a 78 anni, o meglio. Si è spento il suo corpo, perché lo spirito battagliero, quella luce per le donne che l’hanno portata nella Sicilia che stava sempre un passo indietro su queste tematiche,  a brillare sempre ed a tracciare la strada, non si spegneranno più.

 

Anthony Barbagallo

Ci ha lasciato, nella notte, Angela Bottari. Una donna impareggiabile che fino all’ultimo si è distinta per la coerenza e la forza battagliera che hanno guidato la sua vita, non solo quella politica. In tutto noi resta impressa la sua battaglia condotta da relatrice per l’abrogazione del delitto d’onore e le nozze riparatrici. Ricordo il contributo fondamentale e l’attivismo di Angela per i diritti delle donne e le battaglie sostenute, in prima linea con il PD siciliano, per sostenere l’approvazione della legge sulla doppia preferenza di genere anche in Sicilia, unica regione ancora sprovvista di tale accorgimento. La ricordo sempre fiera e onestamente ferma nel sostenere sempre e comunque i propri convincimenti, un esempio del modo di intendere e fare la politica che col passare del tempo si è, devo dire, un po’ perso“. Così il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo che oggi ne ricorderà lo spessore commemorandola alla Camera dei deputati.

Mancherà a tutti, mancherà a me, Angela. Una delle ultime dirigenti donna che – conclude – hanno caratterizzato la storia della sinistra siciliana. Impegnata, appassionata, forte nei valori e nell’attaccamento al Partito viveva la militanza e l’essere dirigente come parte essenziale della vita vissuta sempre con grande passione“.

 

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