“Leggiamo increduli le notizie sui paventati ulteriori aumenti tariffari che interesseranno le navi che, in convenzione statale, collegano le isole minori siciliane con la terraferma”, dichiara Christian Del Bono di Federalberghi Isole di Sicilia.
“È davvero paradossale come la Regione Siciliana e il Governo nazionale da una parte non riescano a trovare soluzioni che riportino i servizi di collegamento marittimo (almeno) agli assetti originari e dall’altra arrivino addirittura a pensare di poterne arginare l’ulteriore depauperamento facendone pagare il conto all’utenza e quindi alle comunità locali.
Meno di due settimane fa Federalberghi aveva scritto nuovamente al Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile e alla Regione Siciliana evidenziando come, nonostante gli annunci in pompa magna, i collegamenti marittimi a mezzo navi ro-pax continuassero a risultare del tutto inadeguati (corse ridotte e mezzi insufficienti e con ridotte capacità di garage) a soddisfare le esigenze locali e di come le tariffe, ormai fuori controllo, continuassero a danneggiare le economie micro insulari, soprattutto sul versante del trasporto merci, in particolare, dei combustibili e degli infiammabili”.
“Si continuano a violare– insiste Del Bono- quei principi sanciti dalla Costituzione e dai Trattati dell’Unione tesi a superare gli svantaggi delle isole minori e si assiste all’incapacità di comprendere gli innumerevoli disagi ai cittadini e le ricadute negative su tutti gli aspetti della vita quotidiana, lavorativa ed economica nuocendo in maniera – spesso – irreparabile al territorio a cui si continua a negare un confronto serio e continuativo con le istituzioni locali, gli operatori e le associazioni. Occorre, pertanto, prendere atto dell’assenza di una volontà politica tesa a trovare soluzioni durature e sostenibili che vadano oltre l’intervento tampone (fatto male) a quelle che sono criticità ben note da anni e più volte e da più soggetti sollevate”. conclude Del Bono.