Lo sviluppo dell’assistenza territoriale non ha più scuse.
La Sicilia è tra le poche regioni italiane ad aver raggiunto il 100% degli obiettivi fissati dal Pnrr per la realizzazione delle strutture di sanità territoriale.
Nello specifico, il dipartimento per la Pianificazione strategica dell’assessorato regionale della Salute, aveva comunicato che erano stati raggiunti i target previsti dagli accordi per l’attuazione della Missione 6, componenti 1 e 2, del Piano nazionale di ripresa e resilienza nel territorio della Sicilia e che entro il 30 giugno del 2024 dovrebbero essere attivate le 50 Centrali operative territoriali previste per la Sicilia. Invece, per l’attivazione delle 156 Case di comunità e dei 43 Ospedali di comunità, si attende il 30 giugno del 2025.
Ma a preoccupare tutti era il personale che, non era previsto nei fondi del Pnrr. Sì tutto puntato su strutture e tecnologie, ma chi avrebbe dovuto visitare i pazienti? Del resto la carenza di medici e infermieri è già presente in buona parte delle aziende sanitarie e in particolar modo in quelle zone difficili da raggiungere.
L’annuncio
Oggi un annuncio da Fratelli d’Italia solleva gli umori: “L’Ars dà il via libera al potenziamento del personale della Sanità siciliana, ricorrendo sempre più alla stabilizzazione dei precari grazie a maggiori risorse che consentiranno di ampliare le piante organiche”.
A dare la notizia è stato Giorgio Assenza, capogruppo di FdI, aggiungendo che: “Il nostro emendamento, infatti, dispone che i limiti di spesa destinati al personale siano aumentati annualmente del 15 %. Per questa finalità si garantisce, appunto, l’ampliamento delle piante organiche come previsto dal protocollo d’intesa stipulato il 31 marzo del 2023 in assessorato regionale alla Salute. L’obiettivo è assicurare un ricorso ancora maggiore alla stabilizzazione del personale formato che ha prestato servizio negli enti del sistema regionale sanitario, garantendo che le professionalità acquisite possano essere utilizzate per il funzionamento delle Case e degli Ospedali di Comunità in linea con gli obiettivi del Pnrrr”.
In poche parole, permetterà l’incremento di personale per potenziare strutture sanitarie in cui vi sono delle carenza e vi sarà la possibilità di mettere medici, infermieri, Oss ed amministrativi nelle Case di comunità e negli Ospedali di comunità che si dovrebbero realizzare in questi due anni.