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L'annuncio del sindaco

Campobello di Mazara (TP), Castiglione: “Strada dell’ultima residenza del boss Messina Denaro cambierà nome”

martedì 16 Gennaio 2024
Giuseppe Castiglione

Il nome del vicolo San Vito cambierà in via 16 gennaio 2023. Lo ha annunciato il sindaco di Campobello di Mazara (TP), Giuseppe Castiglione, davanti alla platea di studenti radunati al cineteatro Olimpia.

In vicolo San Vito è stato scoperto l’ultimo covo dove si nascondeva il boss latitante Matteo Messina Denaro, arrestato il 16 gennaio 2023.

Il carteggio per il cambio nome è stato già inviato alla prefettura di Trapani. “Oggi qui stiamo ricordando una data storica per il nostro territorio – ha detto il sindaco – non possiamo dimenticarla. Il mio grazie alle forze dell’ordine che ci garantiscono tutti giorni sicurezza”.

Salvatore Catalano

“Non provo odio verso chi ha seminato morte e distruzione. Provo solo indifferenza, del resto la loro sorte è segnata, passerà tempo ma finiranno in galera”. L’ha detto Salvatore Catalano, fratello di Agostino, l’agente di scorta morto nella strage di via D’Amelio nel 1992, intervenendo al dibattito  al cineteatro ‘Olimpia’. Salvatore Catalano vive a Campobello di Mazara a poche decine di metri da uno dei covi del boss latitante.

“Noi non dobbiamo fare gli eroi – ha detto – ognuno di noi deve fare il suo dovere. Voi studenti dovete leggere le frasi che pronunciavano Paolo Borsellino e Giovanni Falcone. La giustizia e la solidarietà non possono essere fatti astratti ma azioni concrete”.

Monsignor Domenico Mogavero

“C’è chi ancora ha da rivelare qualcosa e si deve fare avanti. Ecco, l’appello è a chi ancora oggi ha paura di collaborare con la magistratura e le forze dell’ordine”. Lo ha detto monsignor Domenico Mogavero, vescovo emerito della diocesi di Mazara del Vallo, intervenuto alla manifestazione. Mogavero, un anno fa dopo aver lasciato la guida della Diocesi, ha deciso di vivere a Tre Fontane, frazione di Campobello di Mazara e celebra ogni giorno tra le parrocchie di Campobello e della frazione di Torretta Granitola. “Qui registro un clima che è cambiato – dice il vescovo – non c’è più quell’ombra malefica e la gente è più sicura. Ora bisogna far luce sulle connivenze, sui misteri, sul tesoro e sui legami che il boss ha intrattenuto, forse, anche ad alti livelli”.

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