Ci sarà più tempo per presentare le istanze per “Fai in Sicilia”, la misura da 26 milioni dell’assessorato regionale alle Attività produttive e gestita da Irfis, che concede contributi a quanti vogliono avviare un’impresa in Sicilia o ampliarne una esistente da meno di 36 mesi.
“Al momento sono 1900 le domande arrivate per la misura “Fare impresa in Sicilia”. La buona risposta dei nostri imprenditori ci ha convinti a dare più tempo per presentare le istanze, accogliendo in questo modo anche le richieste di proroga arrivate da associazioni di categoria e ordini professionali“. Così l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo.
“Spero che parteciperanno a questa misura, fortemente voluta dal governo Schifani, numerose donne e giovani – aggiunge Tamajo – attraverso progetti innovativi che possano migliorare la competitività sul territorio“.
Un decreto del dirigente generale dell’assessorato, Carmelo Frititta, infatti, proroga all’11 marzo il termine per la precompilazione delle domande mentre la scadenza era fissata al 19 febbraio. Slitta anche il termine per la presentazione delle istanze con la finestra che si apre il 12 marzo alle 10 (era il 20 febbraio) e si chiude il 19 marzo alle 17 (era il 27 febbraio). La richiesta di una proroga era stata avanzata da diverse associazioni tra le quali la consulta degli ordini dei commercialisti di Sicilia.
Alle agevolazioni sono ammissibili progetti imprenditoriali che prevedano una nuova attività in tutti i settori, ad esclusione della produzione primaria (pesca, agricoltura e attività correlate) da parte di giovani fino a 46 anni mentre per le donne non è previsto un limite di età. L’avviso (insieme alle Faq) sono consultabili sul sito del dipartimento regionale delle Attività produttive ed è aperto anche alle piccole e micro imprese che hanno un’unità operativa in Sicilia da meno di 36 mesi. La proposta da presentare deve avere un costo che va dai 50 ai 300 mila euro e deve essere attuata entro 24 mesi dal finanziamento.
Le agevolazioni sono concesse a fondo perduto fino a un massimo del 90%.