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L'annuncio

Arriva l’ok per il Ponte, ecco come sarà il progetto. Salvini: “Cantieri aperti entro il 2024”

giovedì 15 Febbraio 2024
Matteo Salvini

“Questa mattina si è tenuto il cda della società Stretto di Messina che ha approvato la relazione di aggiornamento al progetto definitivo ha annunciato il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, al Question Time al Senato, circa il progetto del Ponte sullo Stretto. “Confermo che l’intenzione è aprire i cantieri entro l’anno 2024 e aprire al traffico stradale e ferroviario il ponte nel 2032″.

“È un grande risultato, ottenuto in pochi mesi grazie all’impegno del governo, in particolare del Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, e al lavoro del Contraente generale Eurolink, della Società Stretto di Messina e dei nostri altri contraenti ed esperti nelle diverse discipline ingegneristiche legate al ponte. Si conferma un progetto straordinario, tecnicamente all’avanguardia e di riferimento a livello internazionale. Dopo i molti ponti “Messina Style” costruiti nel mondo, è il momento di realizzarlo nello Stretto di Messina”. Lo ha detto in una nota l’Amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, dopo l’approvazione da parte del cda della relazione di aggiornamento al progetto definitivo del ponte sullo Stretto.

IL PROGETTO

Dopo la conferma del progetto nella relazione di aggiornamento è stata diffusa una scheda con tutte le caratteristiche tecniche che avrà il Ponte sullo Stretto.

ponte-sullo-stretto

Il progetto si articola su una campata sospesa centrale di 3.300 metri larga complessivamente 3.666 metri (comprese le due campate laterali di 183 metri ciascuna). L’altezza delle torri sulle due sponde sarà di 399 metri e il tutto si reggerà su 4 cavi di sospensione del diametro di 1,26 metri (ciascuno formato da 44.323 fili di acciaio). Il progetto prevede 3 corsie stradali per senso di marcia, 2 corsie di servizio e 2 binari ferroviari, per una larghezza totale di 60,4 metri

Il ponte non intrlcerà il traffico marittimo, in quanto il progetto prevede un franco navigabile 65 metri per una larghezza di 600 metri, in presenza di gravose condizioni di traffico stradale e ferroviario, resistente a venti con velocità superiore a 300 km/h. In assenza di traffico ferroviario il franco si potrà innalzare a 72 metri di altezza.

Il ponte e i collegamenti a terra non subiranno danni neanche in caso di sisma, in quanto l’intera strutturà resisterebbe fino a una magnitudo 7,1 sulla scala Richter.

Sarà aperto al traffico 365 giorni l’anno, 24 ore al giorno per una prospettiva di vita di 200 anni.

COSA FRUTTERA’

Con la costruzione del Ponte sullo Stretto si stima che in cantiere saranno occupati mediamente 4.300 addetti all’anno che raggiungeranno un picco di 7.000 addetti nel periodo di maggiore produzione. Per tutta la durata del cantiere (7 anni) si avrà un impatto occupazionale diretto di circa 30.000 unità lavorative per anno cui aggiungere l’impatto occupazionale indiretto e indotto, stimato in 90.000 Unità, per un totale di 120.000 unità lavorative generate dell’Opera.

Lo spiega la società Stretto di Messina in una nota, dopo il cda. Inoltre il Ponte sarà in grado “di garantire” tempi medi di attraversamento “di circa 15 minuti” per i servizi ferroviari diretti tra Villa San Giovanni e Messina Centrale, rispetto agli attuali 120 minuti per i treni passeggeri e almeno 180 minuti per i treni merci, e di “circa 10/13 minuti su gomma” rispetto agli attuali 70 minuti per le auto e 100 minuti per i mezzi merci, aggiunge la società.

IL SOSTEGNO DELLA MAGGIORANZA

“Esprimo molta soddisfazione per il via libera al progetto aggiornato e definitivo del Ponte sullo Stretto. È un grande risultato ottenuto grazie alla determinazione e all’impegno del vicepremier Matteo Salvini. Il Ponte è una struttura strategica e fondamentale per lo sviluppo della Sicilia, del Meridione e dell’intero Paese che, finalmente, grazie a Salvini stiamo portando avanti senza sosta”. Così in una nota il senatore messinese della Lega Nino Germanà, segretario in commissione Trasporti a Palazzo Madama.

Al sostegno espresso dal senatore messinese, si aggiunge anche il senatore di Forza Italia, Mario Occhiuto, intervenendo in Aula nel corso del question time con il ministro Salvini e dichiarando che “il ponte sullo Stretto rappresenta un simbolo di progresso, ma anche un tributo di lungimiranza delle generazioni passate e un’impronta duratura per quelle future, visto che l’idea si può rintracciare fin dall’antichità, nell’epoca di Roma antica, nel Medioevo e nel Rinascimento”.

GLI SCETTICI

Prima di esprimere un giudizio sulla relazione di aggiornamento al progetto definitivo del ponte sullo Stretto “attendiamo finalmente di vederne il contenuto. Il dibattito pubblico che il Dl 35 vuole negare ce lo prenderemo con gli argomenti e con la legge”. Lo scrive in una nota il Coordinamento “Invece del ponte”.

“Apprendiamo che i tempi di costruzione previsti sono già cresciuti di un anno: 7 anni anziché 6. Il comunicato di Stretto di Messina, poi, smentisce da solo la bufala dei 120.000 lavoratori: SdM comunica che l’occupazione diretta del ponte sarà in media di 4.300 lavoratori/anno, con picchi di 7.000 nelle fasi di maggiore intensità. I risparmi di tempo dei treni, poi, sono fasulli. Si confrontano con un sistema di attraversamento dinamico obsoleto, superato dalle sperimentazioni già consolidate che consentono, secondo le comunicazioni ufficiali delle Ferrovie, di risparmiare 40 minuti. E un sistema più moderno di attraversamento, con navi più grandi ed ecologiche, consentirà di risparmiare anche più di 50 minuti sui tempi attuali. Il risparmio di tempo del ponte sarebbe quindi molto minore di quanto prospettato, riverberandosi sull’asserito saldo positivo dell’analisi costi-benefici”.

“L’approvazione del progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina è una fuga in avanti che ricade sulle spalle del Paese, visto che ad oggi il Governo ha immobilizzato sino al 2032 ingenti risorse, senza avere stime credibili sull’entità dei costi finali dell’opera, sulla sua redditività dal punto di vista economico-finanziario, sulle pesantissime ricadute sull’ambiente e il territorio. Un’opera, quindi, dai costi elevatissimi e incerti, ma ‘con impatti limitati sul sistema economico’, come ha avuto modo di rilevare la Corte dei Conti”. Lo scrive il Wwf Italia in una nota.

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