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Calo partenze del 20% per le feste di Natale: ci sono pochi soldi e tanta paura per il Covid

lunedì 13 Dicembre 2021

Saranno oltre 14 milioni gli italiani in viaggio per le festività (-19,9% sul 2019) secondo una ricerca di Federalberghi presentata a Roma alla presenza del ministro Massimo Garavaglia.

In particolare 10 milioni 454 mila si muoveranno proprio nei giorni di Natale (il 94,6% resterà entro i confini) mentre diminuiscono del 48,2% le partenze per Capodanno: 4 milioni 400 mila con il 97,0% che rimarrà in Italia. Il giro d’affari complessivo cala del 19,6%. Tra le mete preferite in testa la montagna, seguita dalle città diverse da quella di residenza e d’arte. Per l’alloggio si darà priorità alla casa di parenti o amici e poi agli hotel.

Nello specifico per Natale il 94,6% resterà in Italia contro un 5,4% che sceglierà l’estero. Tra chi rimarrà all’interno dei confini nazionali, il 68,9% non uscirà dalla propria regione di residenza. In testa alle destinazioni preferite la montagna (25,9% dei casi), seguita dalle città diverse da quella di residenza (25,4%), dalle città d’arte (20,0%) e dal mare (14,0%). Si darà priorità alla casa di parenti o amici (nel 41,8% dei casi), mentre il 26,1% opterà per l’albergo. Gli italiani in vacanza dormiranno in media 6,9 notti fuori casa per una spesa media pro-capite (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti) di 804 euro (724 per chi rimarrà in Italia e 1.990 per chi andrà all’estero).

Il giro d’affari sarà di circa 8,4 miliardi di euro. La motivazione principale per la vacanza natalizia sarà il riposo e il relax (70,6%). Il vecchio detto “Natale con i tuoi”, comunque, rimane sempre attuale: il 47,2% degli italiani approfitterà delle feste per raggiungere la propria famiglia. A Capodanno, invece, coloro che resteranno in Italia si dirigeranno soprattutto verso, città diverse dalla propria (44,1%), località di montagna (23,1%) e località d’arte (17,4%). Chi va all’estero si dirigerà soprattutto verso le grandi capitali europee (83,3%) e i parchi divertimento europei (16,7%). Anche in questo caso l’alloggio preferito è la casa di parenti/amici (per il 36,3% dei casi), seguita a ruota dagli alberghi con il 27,3%. Si passeranno in media 3,6 notti fuori casa.

La spesa media pro-capite (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti) sarà di 477 euro (462 per chi rimarrà in Italia e 938 per chi andrà all’estero), con un conseguente giro d’affari di circa 2 miliardi e 90 milioni di euro. I principali motivi che portano gli italiani a far vacanza a Capodanno sono la ricerca del divertimento (62,2%) e del relax (54,2%).

Secondo la ricerca di Federalberghi sulle vacanze natalizie i motivi principali che inducono a non effettuare nemmeno un pernottamento fuori casa tra Natale e Capodanno sono legati essenzialmente a motivi economici (48,0%). Seguono i motivi familiari (34,3%) e quelli di salute (15,8%). La pandemia continua a condizionare le scelte di vacanza degli italiani: il 12,6% dichiara che non andrà in vacanza per paura del possibile contagio.

La motivazione di coloro che non si muoveranno – spiega il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca – è drammaticamente legata alle condizioni economiche che non consentono purtroppo di pianificare un viaggio“. E aggiunge: “Ma c’è da notare che la rinuncia della vacanza di Capodanno è strettamente legata all’esigenza di tenersi lontani da situazioni a rischio come feste o cenoni, la consuetudine cioè del 31 dicembre. La situazione di incertezza, le ulteriori restrizioni e la presenza di una nuova variante del virus hanno fatto da deterrente alla ricerca di svago e divertimento tipici dell’ultimo dell’anno”.

“Essendo giunti a metà dicembre, è possibile iniziare a tirare le somme del 2021. Nonostante i segnali positivi che si sono registrati durante la seconda parte dell’estate nelle località di vacanza che si rivolgono principalmente alla domanda italiana, il segno meno continua a prevalere. nei primi undici mesi di quest’anno, un calo del 34,8% delle presenze turistiche rispetto al corrispondente periodo del 2019 (meno 52,8% per i turisti stranieri e meno 16% per i turisti italiani). In valori assoluti, significa che sono andate in fumo 146 milioni di presenze, di cui circa 113 milioni relative ai turisti stranieri,  prosegue il direttore generale di Federalberghi Alessandro Nucara

Le destinazioni che soffrono maggiormente – secondo Federalberghi – sono quelle “orfane” dei turisti stranieri. Secondo gli ultimi dati della Banca d’Italia, nel periodo che va da gennaio ad agosto la spesa dei turisti stranieri in Italia è crollata del 61,4%, da 30,7 a 11,9 miliardi di euro. Il tasso di occupazione camere registrato nei primi dieci mesi dell’anno da RES – STR è del 31,8% a Roma, del 34,4% a Venezia, del 34,5% a Firenze e del 35,4% a Milano. In tutte queste località, il calo rispetto al 2019 è superiore al 50%. Ma la situazione di difficoltà è generalizzata. “Basti ricordare, a titolo d’esempio, che la scorsa stagione invernale – dice Nucara – è stata completamente azzerata, che meeting e congressi sono ancora soggetti a limitazioni. Ben che vada, il settore ricettivo italiano chiuderà il 2021 con una perdita di quasi 10 miliardi di euro, in calo di oltre il 36% rispetto al 2019. Nei due anni, la perdita complessiva è di circa 24 miliardi di euro“.

 

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