Percepivano i “buoni spesa” senza averne diritto. A scoprirlo la Guardia di finanza di Enna che – nel corso di controlli sulla misura erogata dai Comuni alle famiglie in difficoltà e destinata all’acquisto di generi alimentari e di prima necessità – ha scoperto 304 “furbetti”.
Singolari, in un caso, l’accertata disponibilità del richiedente il buono spesa, di circa 40.000 euro sul proprio conto corrente bancario; oppure, in altre circostanze, la presenza di più richieste presentate in tempi diversi da più membri dello stesso nucleo familiare, così da incassare ingiustamente il beneficio.
Le posizioni irregolari sono risultate 304, per un importo complessivo illecitamente percepito di oltre 75.000 euro, per il quale sono state elevate sanzioni amministrative per 225 mila euro.
A ciascun trasgressore, infatti, è stata applicata una sanzione pari al triplo del buono incassato indebitamente, mentre la sua posizione è stata segnalata al Comune di residenza al quale dovrà restituire anche il valore del buono ottenuto.