Intesa di massima tra Comune di Taormina ed Rfi per evitare un contenzioso sul progetto della nuova linea ferroviaria. Il Comune di Taormina aveva revocato il 9 dicembre scorso la delibera di Consiglio comunale del 2021, che aveva dato l’ok ad Rfi, e proprio quando la contesa tra le parti sembrava ormai inevitabile è arrivato adesso l’annuncio del sindaco Cateno De Luca, che ha prospettato un avvicinamento tra le parti, con la prospettiva che sarebbe quella di un annuncio congiunto dell’accordo che dovrebbe arrivare in estate.
“La scelta forte che è stata fatta dal Consiglio comunale di Taormina – ha detto De Luca – sta portando i risultati. Entro luglio verranno in aula, in Consiglio comunale, i diretti interessati e si prenderà atto come sono cambiate le cose. Abbiamo evitato la devastazione che era stata deliberata. Ci sono stati già gli incontri del caso. Le soluzioni sulle quali si sta lavorando stanno portando a verifiche tecniche che già informalmente hanno dato esito positivo e c’è stata disponibilità dell’interlocutore nel modificare quella che era una posizione “balorda”.
In Consiglio comunale l’opposizione, che tra l’altro a dicembre ha votato insieme alla maggioranza la revoca della delibera di approvazione del progetto, ha chiesto un aggiornamento della situazione a De Luca, che a sorpresa ha parlato di “passi in avanti importanti” per dirimere la vicenda. Rispetto alla prospettiva del “braccio di ferro”, che De Luca stesso aveva evidenziato nei giorni scorsi, le parti vanno verso una condivisione degli intenti per risolvere le criticità poste dal Comune di Taormina.
La questione viene seguita, d’altronde, direttamente dal parlamentare di Fiumedinisi, che sta trattando in prima persona con Rfi per definire l’intesa sulle criticità sollevate dal Comune di Taormina. “C’è un contratto già stipulato con Rfi e al di là del commissariamento che si rischierebbe sarebbe davvero inopportuno provare ad imporsi nei confronti delle Ferrovie dello Stato. E’ un’opera di grande importanza per Taormina e sarà un intervento talmente innovativo che noi non dobbiamo metterci contro Rfi, dobbiamo dialogare. Adesso vogliamo capire quali saranno gli sviluppi della situazione, anche perché risultava che era prevista l’istituzione di un tavolo tecnico sulle opere compensative“, ha detto il consigliere di opposizione, Nunzio Corvaia.
Il punto principale sul quale si cerca la convergenza è quello che ha sollecitato il Comune di Taormina, che si è posto a salvaguardia del parcheggio Lumbi rispetto al rischio di perdita di due piani della struttura e quindi vuole bloccare lo scenario di una perdita di diversi posti auto nel posteggio nord della città. Ma non l’unico nodo da sciogliere. L’infrastruttura, le cui attività di cantiere, come detto, sono già scattate da alcuni mesi, prevede due nuove stazioni ferroviarie in città, una ai piedi del centro storico di Taormina, e l’altra a Trappitello. E al momento, a quanto pare, non si prevede il collegamento tra la nuova futura stazione di Taormina ed il centro storico, inoltre si rischierebbe la chiusura per un lungo periodo del Lumbi per via delle attività di cantiere di Rfi, e non verrebbero previste sin qui delle misure atte a scongiurare il caos veicolare a Trappitello, lungo la SS185 (Via Francavilla). Inoltre, è stato richiesto al Comune di Taormina di trasferire altrove la stazione rifiuti sinora localizzata in contrada Sant’Antonio ma occorre prima individuare un’area alternativa. Ed ancora: si prevedono una serie di attività di cantiere che renderebbero, secondo il Comune, insostenibile la situazione in Via Garipoli.
Nel frattempo il Consiglio comunale di Taormina nelle scorse ore ha dato un segnale “conciliante” ad Rfi approvando un passaggio complementare alle attività di realizzazione dell’asse ferroviario Palermo-Catania-Messina, con riferimento al progetto esecutivo di raddoppio della tratta Giampilieri-Fiumefreddo, lotto funzionale Fiumefreddo-Taormina-Letojanni.
“In pratica – ha spiegato l’assessore Antonio La Monaco – per quanto riguarda la stazione di Trappitello, preventivamente, qualcuno ha evidenziato che lì passava il tubo dell’acqua, la saia (Torre) e questi percorsi sono stati deviati. Per quanto riguarda la deviazione c’è un sistema previsto che va a garantire la continuità di questo flusso di acqua e sono state coinvolte due particelle. E’ stato nominato dallo Stato un Commissario che ha dato 45 giorni di tempo per definire la questione e aveva fatto sapere che, se il Consiglio comunale non si fosse pronunciato, si sarebbe sostituito lui al Consiglio stesso per questo adempimento. Noi ora abbiamo preso atto dell’approvazione del progetto e questo esproprio, dovendo fare una variante al Prg per le esigenze di Rfi. Ma non c’è nessun allarme che vada a riguardare il territorio ed in questo caso si tratta di espropri irrisori, che vengono garantiti dallo Stato“.