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"Effetto De Luca"

Tributi a Taormina: nel 2023 già incassati 17,6 mln, +5,7 mln rispetto al 2022

mercoledì 29 Novembre 2023

Si registra un incremento significativo di quasi 6 milioni di euro nelle entrate dei tributi per il Comune di Taormina nel 2023 rispetto all’anno precedente. La casa municipale è passata nei primi 11 mesi del 2023 a 17 milioni e 649 mila euro di incassi, rispetto ad 11 milioni e 947 mila euro che si erano riscontrati da gennaio a novembre nel 2022. “In attesa dei dati sull’evasione, dove sono in corso accertamenti a tappeto, in 5 mesi sono aumentate intanto le entrate ordinarie“, ha reso noto il sindaco Cateno De Luca, che definisce questa impennata di incassi “effetto De Luca”.  

“Questa è la risposta a chi parla di “chiacchiere” – ha detto De Luca -. In 5 mesi abbiamo impresso il cambio di passo. Sottolineo che si parla qui delle entrate ordinarie: sull’Imu lo scorso anno il Comune era a 2 milioni e 700 mila euro di introito e quest’anno siamo a 3 milioni e 300 mila euro, Imposta di soggiorno nel 2023 era a 2 milioni e 680 mila euro e quest’anno siamo a 3 milioni e mezzo di euro; sull’addizionale Irpef si è passati da 780 mila euro a 900 mila euro, e poi la Tariè passata da 3 milioni a quasi 4 milioni. In particolare c’è il dato eloquente del settore idrico, che nel 2022 era ad Un milione e 100 mila euro di incasso, nel 2023 invece 2 milioni e 700 mila euro, con un incremento del 180%. La cesoia che mi è arrivata da Amazon ha generato Un milione e 600 mila euro in più di incasso per il Comune. Inoltre nel ticket di Asm si è passati dalle 680 mila euro del 2022 a Un milione e 250 mila euro nel 2023. La strada intrapresa è quella giusta e questo è il trend sulle entrate ordinarie, non sugli accertamenti che si stanno facendo per recuperare l’evasione, e da questo raffronto emerge praticamente che nel 2023 le entrate sono aumentate del 50% in cinque mesi. I versamenti fanno registrare una differenza importante”. 

De Luca ha ribadito che “la strada è ancora lunga”: “L’obiettivo sulla gestione corrente è quella di arrivare a 25 milioni, qualcosa si potrà ancora recuperare da qui a dicembre e si arriverà a 19 milioni circa, quindi l’obiettivo è di recuperare circa 6 milioni. Ma sono certo che ce la faremo”. 

Nel frattempo prosegue la stretta del Comune sull’evasione dei tributi che avrebbe generato nel tempo circa 50 milioni di buco nelle casse di Palazzo dei Giurati e che ha poi generato il dissesto dichiarato nel 2021. “Sull’arretrato stiamo andando avanti, sono stati inviati 7 mila accertamenti Imu per un valore di 20 milioni di euro e sull’idrico stiamo staccando l’acqua ai morosi. Le utenze non domestiche messe in mora, che non pagano, sono soggette al distacco del servizio. Sono poche, invece, va detto, le famiglie che non pagano. I taorminesi sono corretti e pagano le bollette, l’evasione fondamentalmente è invece quella dei ricchi, l’ho detto e lo ribadisco con il pieno conforto dei numeri che confermano questo trend. Alcuni privati hanno fatto mancare somme importanti al Comune e per questo il Comune è fallito. Gli evasori a Taormina sono il 15% ma rappresentano da soli oltre il 75% della massa tributaria e quindi l’evasione è quella dei ricchi che si tengono i soldi in banca e che, non pagando, vedevano fruttare 100-200 mila euro in banca. Stiamo agendo amministrativamente e abbiamo fatto le segnalazioni del caso e alle denunce all’Autorità Giudiziaria”.   

Il 9 dicembre andrà ora in aula il bilancio di previsione 2024-2026 che nelle intenzioni della casa municipale rappresenta un passo in avanti verso la prospettiva dell’auspicata uscita dal dissesto finanziario. La Commissione Liquidatoria sta continuando, in tal senso, ad operare, occupandosi in particolare delle varie procedure transattive con i creditori, e la prospettiva è quella di un ampio lavoro che si protrarrà per un ulteriore anno.

La Commissione ha deliberato, a tal riguardo, l’ammissione su 221 istanze entro i termini (su 245, pari al 90%), con un importo richiesto di € 57.317.229,92. In base all’istruttoria svolta dagli uffici e degli abbattimenti previsti dalla procedura semplificata e dalla delibera della Commissione n. 20 del 3 ottobre 2022, l’OSL è pervenuta ad una somma complessiva di 33 milioni 245 mila 841,50 euro (di cui: € 310.897,45 ammessi al 100%; € 31.782.755,86 ammessi al 60%; € 526.029,97 ammessi al 50%; € 626.158,24 ammessi al 40%). L’organo ha registrato 20 attestazioni con diniego (pari ad € 623.667,11) ed ha inviato 217 proposte transattive (pari al 98% delle istanze pervenute nei termini ed ammesse, per € 33.110.569,60). A seguito delle transazioni accettate sono state approvate dalla Commissione, composta da Lucio Catania (presidente), Tania Giallongo e Maria Di Nardo 170 delibere di liquidazione, per un importo di € 7.471.141,77 e pagate, dopo l’acquisizione dei documenti fiscali e verifiche sulla regolarità contributiva e tributaria, nonché compensazione con i crediti vantanti dal Comune di Taormina, (recuperati € 63.437,48) per € 7.411,563,05.  Sono stati, inoltre, accantonati, a seguito di rifiuto delle transazioni, 5 istanze per € 3.086.944,52.

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