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La "casa" dei donatori

Siracusa: Demanio sfratta Avis, il Consiglio impegna il sindaco per una nuova sede

martedì 9 Aprile 2024

Il Comune di Siracusa si muove per trovare una soluzione in grado di garantire una nuova sede all’Avis e ai circa 8 mila donatori che nel territorio aretuseo afferiscono su questa importante realtà per aiutare chi ha bisogno.

È stata protocollata al Palazzo Vermexio una mozione che impegna il sindaco Francesco Italia e la Giunta ad individuare un immobile tra quelli disponibili del patrimonio comunale, da destinare a sede Avis. C’è da affrontare ma soprattutto da cercare di risolvere in tempi stretti la questione dell’attuale locazione dell’ex Campo Coloniale “Regia Corte”, destinato a rientrare nella disponibilità dello Stato per una destinazione d’uso “governativa”. Da qui l’iniziativa, nel tentativo di determinare una svolta, da parte dei consiglieri Damiano De Simone (Gruppo Misto), Cosimo Burti (Fuori Sistema), Leandro Marino, Luigi Gennuso e Ferdinando Messina (Forza Italia) che hanno evidenziato la valenza morale e sociale dell’Avis. associazione di volontariato che da tanti anni a questa parte rappresenta un punto di riferimento assoluto nelle dinamiche solidali del mondo sanitario ed assistenziale al paziente del territorio di Siracusa.

“L’Avis comunale di Siracusa – hanno fatto sapere i consiglieri – ad oggi conta circa 8.000 donatori censiti tra cui 4.900 attivi per una produzione complessiva di oltre 7.500 sacche all’anno, mediamente 650 sacche al mese ripartite in 450g di sangue e 700g di plasma. Dati importanti che ne certificano un ruolo centrale di rilevanza sociale e sanitaria nel territorio a supporto dell’Asp di Siracusa per la salute e la vita dei cittadini. Il Comune di Siracusa, quale capoluogo, non può non avere una sede Avis considerata la preziosa attività offerta alla Comunità, motivo per cui riteniamo sia necessaria la ricerca di una soluzione per garantire continuità delle meritorie attività sanitarie promosse dall’Avis comunale di Siracusa, una responsabilità etica e morale difendere chi ci salva la vita”.

L’Avis comunale di Siracusa al momento non ha ancora lasciato la sua attuale sede di via Augusto Von Platen ma i tempi si fanno sempre più stretti e serve una soluzione risolutiva per consentire a questa importante realtà di poter proseguire la propria attività di raccolta e donazione di sangue e plasma, oltre che di sensibilizzazione dei cittadini ad aderire alle donazioni e aiutare chi ha bisogno.

Tutto scaturisce dallo sfratto disposto dalla direzione regionale dell’Agenzia del Demanio, con la quale l’associazione ha avviato una trattativa che sin qui non ha portato ad un accordo. La sede dell’Avis è l’”Ex Campo Coloniale Regia Corte”. Il Demanio, proprietario dell’immobile, vuole la riconsegna delle chiavi del bene per ragioni di utilizzo “ad uso governativo”. Il termine ultimo che era stato concesso ad Avis risaliva all’ottobre del 2023 ma sino a questo momento l’edificio in questione è ancora rimasto nella disponibilità di Avis, impegnata in una preziosa attività quotidiana che garantisce, come detto, in termini complessivi, circa 7.500 sacche all’anno e 650 al mese, con quantità medie di circa 450 grammi di sangue e 700 di plasma.

L’Avis ha chiesto di sapere, “in nome della trasparenza, quale fosse, in particolare, la necessità di un uso governativo talmente cogente da costringere a sloggiare dalla propria sede un’Associazione del Terzo Settore, punto di riferimento delle Associazioni esistenti nella provincia aretusea e fondamentale supporto dell’Asp nell’attività di raccolta del sangue”.

I consiglieri che hanno assunto l’iniziativa con una mozione hanno inteso chiedere una svolta attraverso l’impegno del Comune, ritengono quindi si debba garantire una continuità di servizio all’Avis e di conseguenza ai cittadini che beneficiano dei suoi servizi di volontariato. L’associazione sarebbe anche disponibile a valutare scenari alternativi come, ad esempio, la costruzione di una propria sede su un terreno edificabile. Nell’immediato, invece, la proposta del Demanio alla ricerca di un punto d’incontro sarebbe quella di lasciare nella disponibilità dell’Avis il solo pian terreno dell’immobile di via Von Platen, soluzione inefficace, vista l’attuale organizzazione degli spazi, che prevede anche e soprattutto aspetti operativi e logistici e non solo di rappresentanza.

Sul caso ora proverà ad individuare un immobile nell’ambito del patrimonio comunale il sindaco Francesco Italia, secondo il quale “il Demanio statale, senza avere manifestato apertamente la ragione, ha deciso di non rinnovare la locazione, rischiando di lasciare così la città priva di un importante presidio sanitario”. Per il primo cittadino questa situazione “rischia di avere gravi ripercussioni sugli ospedali e va a colpire le persone fragili, ed è chiaro che bisogna aiutare Avis ed è doveroso che si arrivi ad una soluzione di buon senso”. “In una terra che già fa fatica a raggiungere i livelli di donazioni che si registrano in altre zone del Paese – ha aggiunto il sindaco – non possiamo permettere che venga chiusa la locale sede di Avis, che rappresenta un punto di riferimento per la comunità”.

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