Le associazioni Legambiente e Patrimonio Sicilia, con il patrocinio del Comune di Taormina hanno ripulito ed aperto il primo tratto di un sentiero storico di Taormina, denominato “via Comunale Sant’Andrea”. Si tratta di un sentiero che dalla curva Isola Bella a quota + 25 s.l.m conduce a quota + 70 s.l.m da dove , alla fine del lavoro e con i dovuti permessi, si potrà ammirare il Mare dall’alto della grotta Amato ed il passaggio stagionale dei delfini. All’iniziativa erano presenti il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Composto e l’assessore Antonio Lo Monaco, che hanno supportato l’iniziativa curata dalla presidente di Legambiente Taormina-Valle Alcantara, Annamaria Noessing, e dal presidente di Patrimonio Sicilia, Eddy Tronchet e dal vicepresidente Piero Arrigo.
“In una fase successiva – ha anticipato proprio il presidente di Patrimonio Sicilia, l’arch. Arrigo – chiederemo adesso agli organi competenti lo stato in cui si trova e se è visitabile l’ex chiesetta di Sant’Andrea che ha dato il nome al medesimo sentiero. Un ulteriore passaggio per la valorizzazione dei beni del nostro territorio e di un’area certamente suggestiva”. L’avvenuta pulitura del primo tratto della strada comunale “Sant’Andrea” viene considerato un momento significativo in un’ottica di recupero di un tratto che ha una valenza storica e paesaggistica di rilievo nell’ambito della zona litoranea della capitale siciliana del turismo.
Si punta a dare lustro ad uno dei luoghi più suggestivi della costa taorminese, che potrebbe diventare un’ulteriore attrattiva per i tanti turisti che raggiungono Taormina ed ai quali piace particolarmente la possibilità di percorrere i sentieri della città e così raggiungere gli angoli più nascosti ma allo stesso tempo più unici della Perla dello Ionio. Un modo per ammirare la bellezza della zona a mare ma anche dell’Etna, in un contesto paesaggistico certamente superbo, visto che si tratta del promontorio di Capo Sant’Andrea. L’area rimane, tra l’altro, oggetto di massima attenzione da parte degli ambientalisti che sollecitano la salvaguardia e la tutela paesaggistica, a fronte dell’avanzata di colate di cemento che troppo spesso hanno stravolto poi l’assetto del territorio di Taormina e lo hanno privato di scorci di grande fascino.
Legambiente ha sollecitato, tra l’altro, che si possa fare un’attività volta ad avere dei rilievi catastali aggiornati sullo stato dei luoghi, al fine di avere contezza di ciò che avviene e con l’esigenza, in particolare, di difendere dei tratti che, come detto, rischiano invece di essere fatti oggetto di interventi da parte dei privati. Da qui la richiesta già avanzata da tempo da Legambiente, e sostenuta anche da Patrimonio Sicilia, di accertare le vie di accesso a questo promontorio e a ciò che rimane della cappella.