Ripensando al povero cane impiccato a Carini e all’empietà di chi non merita di essere chiamato uomo, ma solo mostro, mi è venuto in mente Giorgio Panariello che, facendo parte della bella categoria degli animi sensibili, ha a cuore gli animali e, soprattutto, quelli meno fortunati. L’artista, avendo vinto “LOL”, un programma in esclusiva Amazon Prime con molti volti noti che si sfidano a suon di battute e ad accaparrarsi la vittoria è chi riesce a non ridere fino alla fine, ha devoluto l’intero premio in denaro alla Lega Nazionale per la Difesa del Cane e, in particolare, a un rifugio di Benevento che si occupa di gatti affetti da gravi patologie, per garantirgli cure adeguate e la possibilità di trovare una famiglia.
Facendo una ricerca, ho scoperto che il mattatore fiorentino ha scritto diversi libri sul tema che, già dal titolo, toccano il cuore. Partiamo con “Non ti lascerò mai solo”, (2008), in cui Francesco è un single di successo, fashion addicted, tutto donne, lavoro, palestra, aperitivi e auto di lusso, che si innamora di Mia, una bellissima americana con cui andrà a convivere e ha, per lui, un unico difetto, l’amore per gli animali, i cani in particolare, che la spingerà ad adottare Poldo. Il nostro protagonista sarà costretto ad occuparsi del cucciolo, vivace e affettuoso, quando la compagna partirà, improvvisamente, per gli Stati Uniti, a causa della grave malattia del padre. Strattonato al guinzaglio dal pelosetto, Francesco cambierà il suo modo di vedere la vita, aprendosi all’affetto di Poldo, o manterrà le sue abitudini, perdendo Mia?
Nel profondo monologo “Guardami negli occhi (quando mi abbandoni)”, 2009, con cui ha sostenuto Animalisti italiani, Enpa, Lav e Lega nazionale per la difesa del cane, Panariello si chiede cosa direbbe un cane, se solo potesse parlare, all’uomo che sta per lasciarlo per sempre. Infine, in “So che ci sarai sempre: Lettere d’amore ai cani della nostra vita“, (2016), si trovano delle tenerissime lettere di cui una, condita di gioia, tenerezza, figuracce per strada, in cui l’artista racconta l’esperienza d’amore con il suo cane e le altre, una selezione di quelle giunte in risposta all’appello della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, che ci mostrano le tante sfumature che può assumere il rapporto tra un umano e il suo peloso compagno di vita.
Curiosità su Giorgio Panariello
- E’ presidente onorario della LNDC Animal Protection
- Ha in casa due bellissimi chihuahua di nome Pocky e Pie, uno di color nero e l’altro, sabbia.
- Ha confessato di aver tatuato i loro nomi perché, per sua stessa ammissione: “I cani sono come i figli“.
- Prima che arrivassero le due miniature pelose, ne aveva altri due, Zeus, un pastore tedesco, e Crusca, un meticcio salvato dalla strada.
- Sul suo profilo Instagram, da cui abbiamo preso la foto, Pocky e Pie appaiono spesso in sua compagnia, come in una puntata di Domenica In in cui sono stati ospiti in studio.
L’augurio è che il mondo sia popolato sempre più da uomini e donne alla Panariello e sempre meno, fino a scomparire, alla Crudelia Demon che, purtroppo, viste le brutture che accadono, non è un personaggio di fantasia, ma reale.