Con l’espulsione di Alessandro De Leo dal gruppo Ars Sud chiama Nord (QUI) il partito deluchiano scende a cinque deputati (Cateno De Luca, Ismaele La Vardera, Pippo Lombardo, Matteo Sciotto e Ludovico Balsamo) rispetto agli 8 del 2022. Nei mesi scorsi infatti dopo l’addio di Geraci (passato alla Lega) e la decadenza di Davide Vasta è subentrato Giuffrida che ha lasciato polemicamente Sud chiama Nord QUI “sono scomparsi subito dopo l’elezione regionale, non rispondevano neanche al telefono”.
IL COMUNICATO SCN
Quanto ad Alessandro De Leo ha appreso l’espulsione dal partito dal comunicato stampa di Sud chiama Nord, sebbene le indiscrezioni sui dissidi si rincorrevano da tempo. Tutto lasciava intendere che il divorzio si sarebbe consumato dopo le Europee ed invece il comunicato stampa di ScN a firma Pippo Lombardo, Ismaele La Vardera, Matteo Sciotto e Ludovico Balsamo ha accelerato i fatti. “Nel corso degli ultimi mesi, è diventato evidente un venir meno del rapporto fiduciario, accompagnato da un disinteresse manifesto verso le iniziative del partito e la nostra agenda politica. Il gruppo parlamentare “Sud Chiama Nord” riconosce l’importanza della diversità di opinioni e prospettive all’interno del gruppo, tuttavia, ritiene che il comportamento del deputato De Leo non sia compatibile con i valori e gli obiettivi del gruppo e del Movimento. Questa decisione è stata considerata necessaria per preservare l’integrità e l’efficacia dell’azione del nostro gruppo”.
Stando ai retroscena probabilmente le cose sono precipitate nelle ultime settimane e l’assenza di De Leo alla cena di gala di sabato sera a Taormina, insieme a voci che lo vedrebbero dialogante con Forza Italia, ha accelerato i passaggi, che saranno formalizzati non appena De Luca rientrerà all’Ars.
REPLICA DE LEO
“Apprendo con stupore e rammarico della scelta di espellermi dal gruppo Sud chiama Nord presso l’Assemblea Regionale Siciliana-replica De Leo-Le motivazioni addotte, confuse e mai prima contestatemi mi obbligano ad una seria e approfondita riflessione politica. Già in questi mesi ho dovuto registrare una deriva politica e programmatica poco condivisibile, pur tuttavia non ho mai fatto mancare l’impegno e la mia lealtà. Continuerò ad onorare il mandato parlamentare a servizio della mia comunità di riferimento. Rendo noto di avere conseguentemente comunicato la mia adesione al Gruppo misto”.
Già da tempo le strade di De Leo e De Luca sembravano essersi divise, con posizioni diverse, sin dalla votazione dei tre consiglieri comunali di riferimento di De Leo sul caso Maurizio Croce, passando per quel no al Ponte di De Luca che De Leo non condivide, fino ad una serie di retroscena che riguardano proprio la campagna elettorale per le Europee.
Nel frattempo almeno fino a domenica Cateno De Luca resterà al Policlinico e successivamente dovrà osservare le prescrizioni dei medici per il periodo di riabilitazione a casa. Il leader di Sud chiama Nord ha ribadito che la campagna elettorale non si ferma e ha fatto appello ai suoi “ora più che mai conto sul vostro sostegno”.
E’ indubbio che questa situazione peserà comunque sulle prossime settimane e il clima si fa più acceso anche perché occorre adesso vedere cosa faranno i tre consiglieri comunali di riferimento di Alessandro De Leo a Palazzo Zanca, dove Federico Basile sta facendo i conti con un ribaltamento dei numeri della maggioranza che non è più la stessa del 2022. Se tutti e 3 i consiglieri dovessero seguire De Leo i numeri sarebbero nettamente a sfavore dei deluchiani in Aula (tra opposizione di centro destra e Pd). Nel giro di due anni inoltre Cateno ha perso uno dei due parlamentari eletti nel 2022 (Dafne Musolino) e tre dei deputati regionali (Geraci, Vasta, De Leo), oltre ad alcuni consiglieri comunali ed all’ex assessora Carlotta Previti.
Le modalità dell’espulsione di De Leo ha portato la reazione della senatrice Dafne Musolino che a settembre dello scorso anno ha lasciato il partito per aderire a Italia Viva. “Ancora una volta c’è la prova della totale assenza del metodo democratico in ScN diramando un comunicato stampa con il quale viene comunicata l’espulsione dell’on.le Alessandro De Leo senza che il diretto interessato fosse stato posto a conoscenza neppure dell’esistenza di un procedimento a suo carico. Non mi stupiscono questi metodi, che costituiscono una delle ragioni della mia fuoriuscita da ScN ed esprimo piena e sincera solidarietà all’on.le Alessandro De Leo”.
A replicare alla senatriceè il presidente di Sicilia Vera Pippo Lombardo: “Chi ha politicamente rubato il consenso e si è “venduta” al miglior offerente politico non ha titolo ad intrufolarsi come una “Sciacalla politica” in dinamiche che non conosce, ma delle quali parla solo per ricordare al mondo della sua esistenza.
