L’idea è quella di fare dell’aeroporto di Reggio Calabria (di recente protagonista di un avvio di rilancio QUI), il centro di un sistema intermodale di collegamenti sia con il Ponte sullo Stretto che con gli snodi turistici delle isole Eolie e di Giardini-Taormina. Una proposta che riguarda la realizzazione di una nuova aerostazione intermodale e di quattro punti d’arrivo sulla sponda opposta.
Il progetto è già stato illustrato nelle linee generali al ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini dal senatore messinese Nino Germanà e vede insieme Ponte e scalo Tito Minniti che in questo modo potrà concretamente diventare “Aeroporto dello Stretto” quindi funzionale ad un’utenza sempre più ampia.
“Il progetto per una nuova aerostazione intermodale farà dell’aeroporto Tito Minniti un “ponte verso il ponte”- spiega Germanà-il centro di un sistema di collegamenti con potenzialità internazionali. Il rilancio del Tito Minniti, l’avvio di decine di cantieri in Sicilia ed in Calabria sono la giusta premessa per ripensare l’aeroporto di Reggio Calabria come parte integrante di un sistema logistico che guarda ad un bacino di milioni di utenti. Una nuova visione dell’aeroporto calabrese, al centro di un sistema intermodale di collegamenti, garantirà il diritto alla mobilità di migliaia di siciliani, renderà sempre più concreta la nascita dell’area metropolitana dello Stretto e innescherà meccanismi di crescita oggi inimmaginabili per le imprese, i servizi, il turismo, il traffico delle merci, l’economia”.
L’idea è quella della realizzazione di una nuova aerostazione intermodale, quattro nuovi terminal remoti dell’aeroporto e nuovi servizi via mare (navi veloci) e anche via aerea con finalità turistiche. Un aeroporto così pensato oltre ad essere localizzato in modo strategico rispetto al Ponte ed alla rete ferroviaria e autostradale, costituirebbe il punto d’arrivo/partenza per i 4 nodi d’interscambio via mare di Messina, Milazzo, le isole Eolie sul versante tirrenico e Giardini Naxos-Taormina su quello jonico.
Lo scalo così potenziato diventerà attrattivo e competitivo a livello mondiale e parte di una rete infrastrutturale e di trasporti in grado di moltiplicare gli effetti sull’economia meridionale e quindi sul piano occupazionale. “Sotto il profilo turistico poi se già il Ponte da solo costituisce volano per il settore, immaginiamo quanto il nostro magnifico territorio possa avere vantaggi da una rete di collegamenti veloci, integrati ed efficienti- conclude Germanà- Tutto questo possiamo iniziarlo a programmare adesso che ci sono tutte le premesse, ci sono le risorse, c’è un governo, e soprattutto un ministro come Matteo Salvini, che sta investendo enormi risorse per strade, autostrade, ferrovie. Ho iniziato a illustrare la proposta al ministro Salvini e avremo modo di approfondirla quanto prima continuando il percorso già avviato per colmare il gap infrastrutturale con il nord attraverso finanziamenti reali, progetti, cantieri”