Ha scelto Messina, e la casa circondariale di Gazzi, per il suo settimo giorno di sciopero della fame in protesta contro il sovraffollamento delle carceri. Rita Bernardini, capolista degli Stati Uniti d’ Europa nella circoscrizione Sicilia-Sardegna, nonché presidente dell’associazione Nessuno tocchi Caino, ha fatto tappa a Messina per un’iniziativa insieme all’unico candidato messinese della lista, Francesco Calanna, presidente del Gal Nebrodi Plus ed ex commissario della Città Metropolitana di Messina. Presente anche la coordinatrice regionale di +Europa Palmira Mancuso.
“Non è un caso che siamo qui, di fronte al carcere Gazzi a Messina- ha detto la radicale Rita Bernardini- La situazione delle carceri in Italia è al di fuori di ogni legalità e non lo dico io, ma lo dicono i magistrati di sorveglianza che risarciscono migliaia di detenuti per violazione dell’ordinamento penitenziario. Questo tema deve diventare centro del dibattito elettorale.Abbiamo lottato duramente per far calendarizzare una proposta di legge sulla liberazione anticipata speciale per ridurre il sovraffollamento. Ma a ridosso delle elezioni, tutto è stato rinviato. Questo è inaccettabile”.
Gli strumenti per combattere il sovraffollamento ci sono: dall’amnistia (e indulto) alla liberazione anticipata speciale e ordinamentale, già incardinata alla Camera dei deputati grazie a Roberto Giachetti e a Nessuno tocchi Caino. Ma è tutto rimandato a dopo le Europee. Rita Bernardini ha chiamato il suo sciopero della fame “Memento”, un’iniziativa non violenta per dare voce alle istanze che provengono dalla comunità carceraria e da chi in carcere ci lavora ogni giorno.
“Un Paese che vuol definirsi civile deve avere rispetto per chi sta scontando una pena- E aggiungo che la pena non deve essere soltanto punitiva, come ci ricorda il nostro ordinamento, ma rieducativa- ha spiegato Francesco Calanna– e deve essere scontata in condizioni di dignità e che rispettano l’uomo”.
La coordinatrice regionale di Più Europa Palmira Mancuso ha evidenziato il fatto che sia la capolista Bernardini che Calanna “incarnano l’obiettivo degli Stati Uniti d’Europa. Due storie che la Sicilia conosce bene. Rita Bernardini si batte da anni per una giustizia giusta, impegnandosi per migliorare le condizioni di vita nelle carceri, è un’antiproibizionista, è una credibile federalista europea. Francesco Calanna, è un punto di riferimento per la lotta contro la mafia dei pascoli e la corruzione che danneggiano l’agricoltura siciliana. E’ un liberale riformista che saprà portare la voce dei siciliani in Europa“.