Mancano ormai pochi giorni alle prossime elezioni Europee che si svolgeranno l’8 e il 9 giugno. Noi de ilSicilia.it siamo infatti scesi per le strade di Palermo per chiedere ai cittadini se hanno o meno le idee chiare su chi votare e soprattutto in quanti sceglieranno effettivamente di recarsi alle urne. Ricordiamo infatti come i dati dell’astensionismo (CLICCA QUI) delle scorse europee siano stati tra i più alti di tutta Italia.
Il fenomeno dell’astensione, infatti, ha registrato livelli preoccupanti nelle ultime elezioni europee, con percentuali fra le più alte del Paese, a testimonianza di una disaffezione diffusa verso la politica europea o, in molti casi, di una percezione di distanza rispetto ai temi europei.
È emerso un quadro variegato: alcuni cittadini dichiarano di avere le idee chiare e di seguire con attenzione i programmi dei candidati, mentre altri ammettono di essere ancora indecisi o poco informati sulle scelte disponibili.
Tuttavia, l’indifferenza e la disillusione verso le istituzioni europee restano significative. Diversi cittadini hanno manifestato dubbi sull’efficacia del Parlamento Europeo e sulle ricadute concrete delle sue decisioni nella vita quotidiana. In molti, soprattutto tra i giovani, hanno dichiarato di sentirsi distanti dai temi trattati a Bruxelles, ritenuti complessi e talvolta troppo lontani dalle necessità locali.
Un altro fattore rilevante è rappresentato dalla percezione che votare non abbia un impatto diretto e visibile sulla situazione politica locale. Questo è un pensiero comune tra coloro che, già nelle scorse elezioni, hanno scelto di non votare e che potrebbero, anche quest’anno, astenersi dal partecipare. Non manca però chi, con determinazione, sottolinea l’importanza del voto come diritto e dovere civico, invitando gli altri a fare lo stesso per dare maggiore peso alla voce dei siciliani in Europa.
La speranza, per chi guarda con interesse a questa tornata elettorale, è che le scelte dei candidati riescano a coinvolgere e rappresentare davvero i siciliani, rendendo l’Europa più vicina alla realtà locale.