Brucia la discarica di Bellolampo a Palermo. L’incendio è divampato nella settima vasca e al momento non sono presenti più fiamme ma dai cumuli di rifiuti si sprigiona del fumo.
Non si conoscono ancora le cause del rogo, sul posto per tutta la notte all’opera diverse squadre dei Vigili del fuoco e decine di uomini della Rap in aiuto al personale del 115 con l’ausilio di alcune pale meccaniche.
Il presidente Giuseppe Todaro sta seguendo gli sviluppi della vicenda. “Presenterò una denunzia cautelativa perché sia accertato quello che è accaduto nella serata di ieri nella discarica di Bellolampo. Siamo riusciti ad intervenire per tempo – dice – . Il monitoraggio viene fatto in modo costante. Abbiamo le immagini e attendo una relazione di servizio su quanto successo. Dalla montagna di spazzatura in fiamme si sta sollevando un’alta coltre di fumo. A rendere più complicate le operazioni di spegnimento è il vento che sta spirando sulle montagne alle porte di Palermo”.
“Si è trattato di un fenomeno anomalo – aggiunge Todaro – alcune settimane fa c’era stato un altro evento non consueto, era andato a fuoco un materasso. Difficile anche questa volta non pensare male. Grazie al monitoraggio continuo dell’impianto, ci siamo subito accorti delle fiamme e siamo intervenuti sia con nostri operai che con l’ausilio di quattro squadre dei vigili del fuoco. Le fiamme si sono sviluppate in una scarpata laterale rispetto alle vasche della discarica. Stiamo rinforzando il servizio di controllo montando delle termocamere che terranno sotto controllo anche le temperature dell’impianto“.
Secondo una prima ricostruzione le fiamme hanno interessato la telatura di una vasca in fase di riempimento. “L’incendio è divampato nella settima vasca della discarica di Bellolampo attualmente in uso – dice Salvatore Cocina capo della protezione civile – Siamo in contatto con il presidente della Rap Giuseppe Todaro e il direttore Massimo Collesano, che è sui luoghi, e con il nostro servizio di Palermo. L’azienda è subito intervenuta con i mezzi di movimento terra disponibili. L’incendio si è però sviluppato, complice un leggero vento da sud est. Rap ha chiamato rinforzi e al momento operano diverse squadre vigili del fuoco, due autobotti della provincia e un nostro mezzo grande e uno piccolo di protezione civile. Il rogo è ora contenuto con la terra smossa da escavatori di Rap oltre che dall’acqua delle lance dei pompieri. Il sindaco è stato invitato a emettere ordinanza a salvaguardia della popolazione. Per orari e modalità si propende per una chiara origine dolosa“.
“Non posso fare ipotesi sulle cause, aspetterò i risultato dell’inchiesta – aggiunge Todaro – so che se dovesse bloccarsi la discarica saremmo costretti a portare i rifiuti fuori dalla città con costi che abbiamo già subito negli anni passati e che superano i venti milioni all’anno“. Sulla possibilità che si sia sprigionata diossina, Todaro sottolinea che l’incendio è stato domato in poche ore, tempistica diversa rispetto a quella sperimentata lo scorso anno quando le fiamme bruciarono la discarica per giorni. “Stiamo aspettando – aggiunge – le analisi sulla qualità dell’aria“.
Lo scorso anno un altro incendio nella discarica provocò l’allarme diossina con la formazione di gas tossici che furono rilevati a chilometri di distanza dall’impianto.
Al momento non sono presenti più fiamme ma dai cumuli di rifiuti si sprigiona del fumo. Già da ieri sera è intervenuto sul posto personale dell’Arpa Sicilia per le valutazione dell’aria. Anche il personale NBCR di questo Comando è presente sul posto per effettuare i rilevamenti campali di competenza.
“Pericolo è completamente rientrato grazie a un sistema di controllo fisico e meccanico messo in piedi da Rap. Certamente mi fa strano un incendio che nasce in una nottata senza particolari rischi meteo e in prossimità di una nuova discarica“. Lo sottolinea il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.
Sono già al lavoro i tecnici dell’Arpa e i vigili del fuoco del nucleo Nbcr per la valutazione della presenza di eventuali livelli di inquinamento dell’aria nella zona della discarica comunale di Bellolampo a Palermo e anche nei quartieri prossimi agli impianti e nei comuni vicini di di Capaci, Isola delle Femmine e Torretta. Lo scorso anno dopo i primi dati era scattato l’allarme diossina. Per tutta la notte i vigili del fuoco e dell’azienda Rap, con l’ausilio dei mezzi movimento terra, della stessa ditta, hanno provveduto a spegnere i vari focolai ricoprendo con la terra i rifiuti. Al momento sono presenti sul posto due squadre che con il personale Rap stanno proseguendo le operazioni di interramento e raffreddamento. Non sono presenti più fiamme ma dai cumuli di rifiuti si sprigiona del fumo.