Anche ieri l’Amat ha messo in strada poco più di 70 autobus, lasciandone fermi in autoparco oltre 100. Un disservizio che secondo i sindacati non sembra riguardare nessuno.
Continua l’agonia dell’azienda e i sindacati restano sul piede di guerra, con una quarta giornata di sciopero dei 1.300 dipendenti che si avvicina. I rappresentanti di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Cobas Trasporti e Orsa Trasporti parlano di “scelte suicide” del presidente dell’Amat.
“Il presidente Mistretta ha deliberatamente stoppato e ritardato l’avvio delle selezioni concorsuali per assumere e rimpiazzare i ex lavoratori interinali d’officina, liquidati a fine marzo per fine contratto – puntano il dito i sindacati – Con la conseguenza di non avere al momento le maestranze sufficienti per la manutenzione dell’intero autoparco. Il concorso per operatori d’officina è stato bandito all’inizio dell’anno in corso. Se avessero proceduto velocemente al suo espletamento, l’azienda avrebbe potuto avere in tempo utile i lavoratori in aggiunta in officina e oggi i bus non mancherebbero per le strade“.
Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Cobas Trasporti e Orsa trasporti manifestano stupore per il fatto che neanche il resto del cda dell’Amat abbia reagito “all’immobilismo” della guida politica aziendale.
“Nessuno sembra preoccuparsi delle conseguenze che si ripercuoteranno sul bilancio di fine anno – proseguono i sindacati della partecipata – Meno servizio per strada e meno chilometri percorsi equivalgono a meno risorse per Amat, già falcidiata dai precedenti tagli imposti dall’amministrazione comunale, che impedisce il rinnovo del contratto aziendale, con il veto del dirigente del Comune Roberto Polizzi. Citano piani di riequilibrio e parlano di risanamento aziendale ma la contraddizione più viva emerge da una delibera di giunta, la 164 del 12 giugno 2023, in cui si impegnava l’amministrazione a dotarsi entro il 31 marzo di quest’anno di un nuovo contratto di servizio per l’Amat, per porre l’azienda nelle migliori condizioni per la sua continuità“.
A oggi, aggiungono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Cobas Trasporti e Orsa Trasporti, nulla è stato fatto. “L’azienda ha anche tentato di eseguire una direttiva del sindaco, che lasciava alle sole forze aziendali il compito di trovare le risorse per il contratto integrativo – aggiungono i sindacati – Ma il tentativo è stato respinto perché il presidente dell’Amat avrebbe dovuto spiegare la fattibilità dell’ipotesi contrattuale al controllo analogo, accompagnata da una relazione dell’azienda. E invece non ha inviato la relazione e ha glissato facendo sì che momentaneamente naufragasse tutto. È una babele: i burocrati del Comune, il sindaco e un presidente che non riescono ad essere cerniera fra i lavoratori e il socio, spingendo le maestranze verso la quarta astensione dal lavoro, e un ulteriore disagio e disservizio per i cittadini“.