Sono 22 le misure cautelari eseguite nella notte dalla polizia di Enna, nell’ambito dell’operazione “Fire”, contro il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti attivo tra Piazza Armerina e Barrafranca. Disposta la custodia cautelare in carcere per 13 indagati, mentre per altri 9 è stato disposto l’obbligo di dimora nei Comuni di residenza.
Gli arrestati sono volti noti nel mondo dello spaccio degli stupefacenti, con precedenti specifici per traffico e spaccio di droga. L’indagine, coordinata dalla Procura di Enna, è nata lo scorso novembre dopo l’incendio di una vettura data alle fiamme a Piazza Armerina. Per gli inquirenti si sarebbe trattato di un avvertimento, maturato negli ambienti dello spaccio di droga, pista poi confermata dalle intercettazioni telefoniche.
La vittima dell’attentato incendiario non aveva pagato diverse forniture, dopo le numerose minacce, la rete di spacciatori aveva deciso di dare un “avvertimento”. Dalle indagini è emerso anche che un altro debitore, per alcune partite di droga non pagate, era stato sequestrato, picchiato e rapinato, con l’intento di dare un segnale forte a quanti non avevano ancora pagato le forniture di stupefacenti.
Nel corso dell’operazione, scattata dopo mesi di appostamenti, intercettazioni, riprese video, sono state accertate tante cessioni di stupefacenti ad una vasta “clientela” della quale fanno parte anche molti minorenni. Gli spacciatori si rifornivano abitualmente a Catania e Palermo e, in diverse occasioni ricevevano le fornitura a casa, pagando un sovrapprezzo, ma evitando il rischio di essere intercettati con la droga durante l’acquisto o il trasporto. Le centrali di spaccio più redditizie erano le case popolari di Barrafranca e il centro storico di Piazza Armerina
. Tra gli indagati ci sono anche un catanese ed un palermitano, ritenuti canali di approvvigionamento della rete di spacciatori. Durante l’operazione sono stati sequestrati cocaina, hashish, marjuana, armi e banconote false.
I NOMI
Salvatore Bonfirraro, detto “U Cianu“, di Barrafranca, 27 anni; Rosario Centonze, 49 anni piazzese; Salvatore Centonze, 33 anni di Piazza Armerina; Alessandro Romano, piazzese, 27 anni; Salvatore Giuseppe Ziccone, piazzese, 43 anni, pluripregiudicato.
Arresti domiciliari, invece, per: Gaetano Pisano, alias “U Tano Terremoto“, di Enna, 40 anni; Alex D’Alù, di Caltanissetta, 26 anni; Maurizio D’Alù, nato a Pavia, 51 anni; Michele Di Dio, di Caltanissetta, 38 anni; Massimo Di Mattia, alias “U Picciddu” nato in Germania, 20 anni; Danilo Alessandro Giuseppe Mancuso, di Caltanissetta, 33 anni; Aleandro Tambè, di Caltanissetta, 22 anni; Luigino Tambè, alias “Mezzo Metro“, nisseno, 45 anni.
Obbligo di dimora nel comune di residenza per altre 9 persone, mentre un indagato è ancora irreperibile.
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