Valorizzare i beni archeologici siciliani è la mission che la Regione deve tenere a mente per tramandare la conoscenza del nostro patrimonio culturale e produrre reddito per l’Isola.
A Bar Sicilia interviene sul tema, nella puntata n.288, il professore Daniele Malfitana, docente di Metodologia della ricerca archeologica presso l’Università di Catania, intervistato da Maurizio Scaglione e Maria Calabrese, all’interno dell’antica Cappella del collegio di Villa San Saverio, già residenza dei Gesuiti e oggi prestigiosa sede della Scuola Superiore dell’Università di Catania. Lo spazio, oggetto da qualche anno di un importante lavoro di restauro, è stato infatti riadattato a sala conferenze ad uso della Scuola di eccellenza.
Specializzato negli studi sulla cultura di età ellenistica e romana, personaggio di rilievo del mondo della cultura, il direttore dell’Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (sedi di Catania, Lecce, Potenza, Roma e Unità di Ricerca a Cosenza e Palermo) rileva l’importanza di creare una sana sinergia tra il pubblico e il privato per mettere a frutto tutte le potenzialità dei nostri beni culturali, attraverso precisi piani di investimento che facciano da leva per l’attrazione turistica coniugando la fruizione delle bellezze naturalistiche alla scoperta dei beni culturali, e di riflesso, per il rilancio di una nuova economia. Inoltre, è necessario fortificare la collaborazione tra le università e le istituzioni.
Tanti i temi affrontati nel corso della puntata dalla formazione per i giovani studenti all’innovazione tecnologica e, soprattutto, metodologica. Gli scavi hanno certamente uno scopo altamente didattico e queste attività rappresentano una vera e propria palestra formativa per le metodologie di scavo.