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La scoperta

Catania, il pane come messaggio in codice per la cocaina: nove arresti

lunedì 19 Febbraio 2024

Oltre cento Carabinieri del Comando provinciale di Catania, con il supporto dei reparti specializzati, stanno eseguendo nelle province del capoluogo etneo e di Reggio Calabria un provvedimento cautelare nei confronti di nove persone accusate a vario titolo di spaccio di sostanze stupefacenti.

Per otto indagati il gip ha disposto la custodia in carcere e per uno gli arresti domiciliari. L’indagine, denominata “Non solo pane”, coordinata dalla Procura distrettuale e condotta dai Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania, ha consentito di individuare una fiorente attività di smercio al dettaglio di cocaina, realizzata dagli indagati sia autonomamente che in concorso tra loro nel capoluogo etneo e in diversi Comuni della cintura metropolitana.

In particolare, sarebbero state ricostruite le diverse modalità di cessione della droga, che avveniva sia in maniera “itinerante“, con gli “ordini” stabiliti telefonicamente e consegnati, o addirittura lasciati, in luoghi concordati, un vero e proprio “take away” della cocaina, sia nelle abitazioni dei pusher, dove si realizzava la compravendita e la consumazione dello stupefacente.

Uno degli spacciatori, che è un panettiere, avrebbe utilizzato il suo forno quale “copertura” e “base logistica” per l’attività illecita, venendo incontro alle esigenze degli acquirenti che avrebbero chiesto di ritirare di volta in volta “mezzo chilo di pane” o “mezza pagnotta”, tutte forme criptiche per celare il reale riferimento alla droga. Contestualmente, i Carabinieri stanno eseguendo anche diverse perquisizioni domiciliari con il supporto delle unità cinofile antidroga.

C’era anche chi, per evitare la cessione di droga in pubblico e per ridurre i rischi, ospitava gli assuntori di droga in casa sua per il tempo strettamente necessario alla consumazione, mettendo a disposizione perfino le camere dei propri familiari, tra i presunti spacciatori di cocaina arrestati stamane. Il pagamento avveniva in contanti o con ricariche di carte prepagate intestate a terzi. In alcuni casi in luoghi concordati. Quando la droga era pronta per essere ritirata il pusher diceva “già fatto Amazon” proprio come avrebbe fatto un corriere dell’e-commerce. Nel corso delle indagini sono stati decine i riscontri che hanno portato ad un arresto in flagranza di reato ed a cinque denunce per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente’ con il relativo sequestro di oltre 50 grammi di cocaina, bilancini e materiale per il confezionamento.

Gli arrestati nell’operazione ‘Non solo pane’ dei carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania sono Gaetano Bellia, di 35 anni; Angelo Cannavò, di 55; Santo D’Amico, di 33; Gabriele De Fazio, di 22; Marco Marino, di 33; Giuseppe Puglisi, di 64; Anthony Rinaldi, di 32 anni, e Ignazio Christian Speranza, di 33 anni. Tutti questi sono stati rinchiusi in carcere. Per Giuseppa Di Mauro, di 53 anni, sono stati disposti gli arresti domiciliari.

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