Sulla Befana si conosce davvero poco. E’ una figura folcloristica delle festività natalizie, diffusasi in alcune regioni del nostro Paese, poco conosciuta nel resto del mondo.
Secondo la tradizione, si tratta di una donna molto anziana che vola su una scopa di paglia, per fare visita ai bambini, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio (la notte dell’Epifania). Nella notte porta doni e riempie le calze lasciate dai bambini con dolciumi, caramelle, frutta secca o piccoli giocattoli se, durante l’anno, si sono comportati bene. Al contrario, ai bambini cattivi verrà portato carbone o dell’aglio.
Ma forse non tutti sanno, però, che la Befana aveva un gatto, o almeno così si narra nella leggenda di cui non conosciamo l’autore.
La Leggenda
“Un tempo i gatti erano solo tigrati, fatta eccezione per uno di un colore scuro-scuro: il gatto della Befana. Il gatto la accompagnava nei lunghi viaggi a cavallo della scopa e vedeva luoghi meravigliosi ma, ahimé, sempre e solo dall’alto della scopa. Per questo, ogni tanto, si chiedeva come fosse la vita degli umani.
Quando il periodo dell’Epifania si concludeva, il gatto andava in letargo e dormiva con la strega tutto l’anno in attesa del 6 gennaio successivo.
Una notte il gatto, nel suo viaggio attorno al mondo assieme alla vecchina, preso dalla curiosità, si sporse per tentare di vedere più da vicino il mondo ed urtò il sacco dei doni. Il sacco era aperto e così un regalo volò via.
Dopo un po’ la strega se ne accorse ed esclamò: “Manca un regalo!!! Mai successo un errore così in millenni di viaggi!!!”.
Il gatto taceva, ma la vecchina era magica e sapeva tutto. Si rivolse al gatto e disse: “Vecchio micione sei stato tu, lo so. Non mi arrabbio, ma questo bambino deve pur ricevere qualcosa. La tua vita è stata noiosa e solitaria con me; andrai tu e vedrai che sarai felice!”.
Il gatto fu catapultato in un camino e arrivò in un grandissimo salone. Iniziò a starnutire a causa della cenere: “Etciù,etciù”!
Tutta la famiglia riunita nel salone guardava il gatto con stupore, ma il bambino di casa urlava di gioia. “Che bello! Un amico tutto per me!”, urlava il bimbo. I genitori non ebbero coraggio di separarli, e così il gatto ed il bambino passarono assieme molti anni felici.
Da quel giorno i gatti non furono più solo tigrati a ricordo di quel dono così particolare. I gatti neri sono un dono della magica notte dove i sogni si avverano e per questo in realtà, a dispetto delle stupide credenze, portano fortuna!”.
Quindi, se in questo giorno trovate un gatto nero, portatelo a casa e tenetevelo stretto. È il regalo più bello che la Befana possa farvi!