Secondo i dati dell’Istat riferiti al 2022, la presenza femminile nei vertici della Pubblica Amministrazione (Pa) siciliana è drammaticamente bassa: solo una donna su dieci ricopre ruoli di comando.
Questo dato è inferiore alla già scarsa media nazionale del 16,3%, e molto distante dai livelli registrati in altri Paesi europei.
Numeri che confermano quello che era già emerso nel marzo 2024 in un precedente report, pubblicato da ilSicilia.it., realizzato dal Centro Studi Enti Locali basata sui dati della Ragioneria dello Stato del 2021. Dove le donne laureate siano quasi il doppio rispetto agli uomini nelle regioni, province e comuni (102.675 contro 50.831), ma occupano solo il 41% dei ruoli di prestigio e responsabilità.
Ed era emerso che in Sicilia, il panorama della pubblica amministrazione era in netto contrasto con la tendenza nazionale. Dove, nonostante oltre il 60% dei dipendenti siano donne, i ruoli apicali femminili rappresentavano solo il 35%.
Uno scenario che evidenziava una marcata disparità di genere, sottolineando la necessità di un’analisi e azione approfondita all’interno degli enti locali siciliani ai vari livelli.
I DATI ISTAT DELLA P.A. IN SICILIA
Il confronto con altre regioni
A livello nazionale, solo Calabria (9,1%) e Campania (5,8%) fanno peggio della Sicilia. Le regioni più virtuose sono il Friuli-Venezia Giulia (23,1%) e l’Emilia-Romagna (22,9%), che contribuiscono ad alzare la media del Nord-Est al 20,9%. Seguono il Nord-Ovest (17,9%), il Centro (17,1%) e infine il Sud e le Isole (10,9%).
Evoluzione della presenza femminile nei ruoli di comando
Negli ultimi anni, tuttavia, si è registrato un lieve miglioramento in Sicilia. Nel 2017, le donne in posizioni di rilievo erano solo il 7,7%, salite al 9,4% nel 2020 e al 9,9% nel 2022. Questa crescita segue la tendenza nazionale, ma il divario rispetto alle altre regioni italiane rimane significativo.
Settori con maggiore presenza femminile
Le donne sono più presenti negli enti del servizio sanitario nazionale, con una media del 21,6%, e negli enti pubblici non economici, dove raggiungono il 19,7%.
Le percentuali più basse si registrano negli organi regionali, come la giunta e il consiglio regionale, con un esiguo 7,7%, e ancor meno nelle università pubbliche, nelle unioni di Comuni e negli organi che hanno sostituito le vecchie Province.
Crescita nei Consigli di Amministrazione
I dati Istat rivelano un incremento della presenza femminile nei Consigli di amministrazione, ma ciò non si traduce in un reale potere decisionale.
Il 75% delle donne in questi consessi sono consiglieri indipendenti, prive di deleghe gestionali o operative.
Nonostante lievi miglioramenti, la Sicilia resta quindi una delle regioni italiane con la minore presenza di donne ai vertici della Pubblica Amministrazione.
Un dato che sottolinea nuovamente l’urgenza di affrontare queste disuguaglianze di genere, attraverso politiche concrete e mirate, con scelte che incoraggino la parità di opportunità e la distribuzione uniforme dei ruoli di responsabilità, all’interno degli enti pubblici siciliani, ai vari livelli.