Dichiarato lo stato di agitazione alla Delisa s.r.l, società specializzata nella creazione di soluzioni di software innovative per conto delle pubbliche amministrazioni e della sanità.
Nell’azienda, il 12 luglio scorso, si sono svolte per la prima volta le elezioni per le rappresentanze sindacali. I lavoratori hanno deciso di uscire allo scoperto e di rivolgersi a un sindacato, la Fiom, per segnalare alcune “criticità” che da un po’ di tempo creavano malumore sul posto di lavoro. Dopo la nomina delle rsu, si è così svolto venerdì scorso il primo incontro con i vertici dell’azienda, nella sede di via Giuseppe Crispi, 120.
Erano presenti sia il direttore generale Toni Calamia che l’amministratore unico Antonio Migliore e per la Fiom il segretario generale Francesco Foti e il coordinatore Rsu appena eletto Antonio Gaudesi.
“Tra i temi posti all’incontro, il comportamento fuori luogo, dai toni irrispettosi, tenuto del tutto immotivatamente dal direttore generale nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici – spiegano Foti e Gaudesi – che ha finito col creare un clima aziendale molto pesante, sia dal punto di vista lavorativo che personale. Abbiamo riferito che tali comportamenti non sono più accettabili e siamo arrivati da entrambe le parti alla conclusione che sarebbe doveroso tornare velocemente alla normalità“.
“Inoltre – proseguono Foti e Gaudesi – abbiamo fatto notare che l’azienda non ha riconosciuto per tutti gli anni il welfare previsto dal ccnl e abbiamo chiesto l’immediato pagamento degli arretrati a tutti i lavoratori“.
Ma così non è stato. L’azienda si era impegnata a fare le verifiche sull’adeguamento dell’istituto contrattuale e a riconoscere gli arretrati eventualmente dovuti. “Ma fino a oggi non abbiamo avuto nessun riscontro – aggiungono il segretario generale Foti e l’rsu Gaudesi – Inoltre, ieri, purtroppo, si è verificato un nuovo episodio di atteggiamenti scorretti che abbiamo denunciato nei confronti dei lavoratori. E quindi, a partire da oggi, giocoforza, è scattato lo stato di agitazione con il blocco delle ore di straordinario, a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori. Se non arriveranno risposte immediate, soprattutto sull’atteggiamento increscioso del direttore generale, tuteleremo i lavoratori con azioni sindacali e legali“.
I lavoratori della Delisa gestiscono commesse importati per la collettività, come il software del Policlinico, alcuni software di Sispi e a livello regionale lavorano con gli assessorati Famiglia, Turismo e Beni culturali e seguono altre commesse per altri enti pubblici in Sicilia e Calabria.