Si terrà oggi nella Prefettura di Ragusa una nuova riunione sulla crisi idrica in cui si discuterà della gestione della diga Ragoleto.
“Auspichiamo con ottimismo che, dopo l’interessamento diretto del Ministro Lollobrigida, sollecitato da Confagricoltura – dichiara il presidente di Confagricoltura Ragusa, Antonino Pirrè – si possa finalmente addivenire a una soluzione ragionevole che salvi l’agricoltura del territorio, con l’erogazione immediata di risorse idriche adeguate alle esigenze delle aziende agricole e zootecniche. Abbiamo fiducia nel lavoro di S.E. il Prefetto, dott. Giuseppe Ranieri, siamo speranzosi che il tavolo saprà prendere decisioni emergenziali con effetti immediati che chiediamo da tempo. Bisogna salvare il salvabile, siamo già in ritardo. Gli effetti devastanti della siccità sono già in atto con produzioni e impianti colturali compromessi“.
“La nostra Organizzazione – aggiunge il presidente Pirrè – ha sempre dato il proprio contributo facendo richieste, ma anche offrendo soluzioni concrete, per una gestione razionale delle risorse idriche della Diga Ragoleto. Adesso forse sta per finire l’estenuante braccio di ferro di cui hanno pagato sinora il prezzo gli imprenditori della zona, letteralmente allo stremo e con produzioni e colture compromesse. Ce lo auguriamo vivamente, sarebbe il risultato più ragionevole per porre fine alla sofferenza dei nostri agricoltori e allevatori, noi lo chiediamo dal primo momento“.
“È bene ricordare – spiega Pirrè – l’attività sinora svolta da Confagricoltura su questo importante e strategico invaso. Il 21 maggio abbiamo partecipato a un incontro in Prefettura, Il 25 maggio abbiamo inviato una lettera al Presidente della Regione per chiedere un suo intervento al fine di garantire alle aziende agricole ipparine le adeguate risorse idriche in base alle reali disponibilità dell’invaso, riconsiderando la distribuzione dell’acqua privilegiando le aziende agricole, nonché l’attivazione di misure concrete per il potenziamento degli impianti di dissalazione, allo scopo di ridurre la dipendenza dalle risorse idriche provenienti dall’invaso. Il 13 giugno abbiamo poi rivolto un appello pubblico ai soggetti istituzionali coinvolti a superare un immobilismo ogni giorno sempre più dannoso per il nostro tessuto produttivo. Il 4 luglio abbiamo salutato positivamente l’apertura della Traversa Mazzarronello, evidenziando come la soluzione, per quanto utile, sia insufficiente a coprire il fabbisogno delle aziende agricole ipparine. Il 17 luglio abbiamo manifestato preoccupazione per la mancata convocazione del tavolo di crisi previsto per il giorno prima. Infine, appena qualche giorno fa, mercoledì 24 luglio, il Ministro Lollobrigida a Siracusa, dopo un’interlocuzione con il presidente di Confagricoltura Sicilia, Marchese Ragona, ha dichiarato ai microfoni dei giornalisti che è assurdo che in Sicilia ci siano dighe bloccate per usi industriali inesistenti, manifestando la volontà di un suo intervento diretto per sbloccare la situazione“.