Recentemente si è svolto un incontro virtuale tra la UILPA Sicilia e la dottoressa Letizia Di Liberti, responsabile del dipartimento “Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico” dell’assessorato alla Salute della Regione Siciliana, per avviare un confronto in merito alla possibilità di somministrare i vaccini – su base volontaria – ai dipendenti pubblici, con particolare attenzione rivolta a coloro che, per ragioni di servizio, si interfacciano quotidianamente con l’utenza esterna.
L’iniziativa, svoltasi da remoto, si è tenuta tra la dottoressa e i vertici della UILPA Sicilia, rappresentati dal segretario generale Alfonso Farruggia e dal coordinatore regionale della UILPA Entrate Raffaele Del Giudice.
La riunione fa seguito alla richiesta – rivolta nei giorni scorsi all’assessore alla Salute della Regione Sicilia Ruggero Razza con una lettera trasmessa da Farruggia – di valutare l’opportunità di somministrare vaccini anti-Covid 19 al personale, privilegiando le unità a lavoro nei front office e gli operatori addetti ad atti di notifica presso domicili privati o alle notifiche esterne negli esercizi commerciali.
Una proposta valutata con interesse e attenzione dalla dirigente, che ha colto l’occasione per fare il punto della situazione sulle dosi di vaccini anti-Covid 19 attualmente disponibili, evidenziando la disapprovazione per i ritardi nella consegna delle dosi, che hanno condotto ad una riduzione della fornitura.
“La dottoressa – spiegano Farruggia e Del Giudice – ha anche ribadito che il diritto alla salute degli italiani non è un valore contrattabile, e che quella in atto è una campagna vaccinale lunga e molto faticosa, senza precedenti“.
“Infine – precisano –, ha assicurato di valutare seriamente la nostra richiesta di inserire prioritariamente i dipendenti pubblici nel piano vaccinale“.
Quest’ultimo dovrebbe essere avviato per la categoria tra la fine di aprile e i primi di maggio del 2021.
“Durante il corso dell’incontro – concludono i due esponenti sindacali – è stata ribadita convintamente l’importanza della vaccinazione di massa, che ad oggi rappresenta l’unico sistema per vincere questa battaglia e tornare alla normalità“.