La norma era attesa da tempo dagli uffici di Amat e ieri è finalmente arrivata. L’Assemblea regionale siciliana ha approvato un emendamento governativo alla “manovra ter” con il quale, sostanzialmente, si stabilisce che l’azienda di via Roccazzo non dovrà restituire i fondi del cosiddetto “vuoto per pieno” dell’emergenza Covid, ossia quelle risorse percepite per contrastare il mancato utilizzo degli autobus dettato dalla pandemia. Una voce che, nel bilancio 2022 di Amat, ha pesato per circa 12 milioni di euro.
L’emendamento varato all’Ars
Un emendamento inserito insieme a quello che destina un milione di euro per il contrasto all’emergenza rifiuti che in questo momento insiste nel capoluogo siciliano. Il testo rappresenta un’interpretazione autentica della legge di stabilità regionale del 2020. La stessa infatti è stata oggetto di un conflitto tutto burocratico fra il Comune di Palermo e la Regione Siciliana. Fatto che aveva portato Amat ad accantonare preventivamente le risorse necessarie.
Cosa dice il testo
Secondo la norma votata ieri, “l’autorizzazione va intesa nel senso che in tutto il periodo relativo allo stato di emergenza covid-19 ai soggetti gestori dei servizi di trasporto pubblico locale non possono essere applicate penalizzazioni, riduzioni o esclusioni nell’erogazione dei corrispettivi contrattualmente stabiliti nell’ambito delle risorse già impegnate e senza nuovi o maggiori oneri per gli enti contraenti, con riferimento alle percorrenze chilometriche dell’anno precedenti per le riduzioni delle medesime percorrenze conseguenti alle misure restrittive disposte in relazione alla pandemia da covid-19, ed ogni caso nei limiti dello stanziamento da 3,4 milioni per l’anno 2021 e di 3,5 milioni per l’anno 2022“.
La palla passa ad Amat
Dal Comune arrivano parole di apprezzamento rispetto al provvedimento votato ieri all’Ars. “Ci riteniamo soddisfatti di questa norma interpretativa, anche perché conferma la linea del Comune e di Amat – dichiara l’assessore al Bilancio Brigida Alaimo -. Ringraziamo l’assessorato alle Infrastrutture, guidato da Alessandro Aricò, per l’impegno profuso in tal senso. Con questa norma Amat è definitivamente messa in sicurezza, nel solco del virtuoso percorso di risanamento dei conti pubblici intrapreso da questa Amministrazione”. Adesso la palla passerà all’azienda, la quale dovrà decidere se fare o meno una variazione di bilancio per sbloccare le risorse al momento allocate nel cosiddetto “fondo rischi contenziosi” e ripianare parzialmente il pesante passivo dell’annualità in questione.
“Grazie alla norma di interpretazione autentica approvata dall’Ars nell’ambito della manovra finanziaria, la Regione riconoscerà ad Amat il credito da 12 milioni di euro risalente al periodo Covid – sottolinea il presidente della II Commissione Antonio Rini -. Un’ottima notizia per l’azienda, i lavoratori e la città, frutto del lavoro sinergico svolto in questi anni tra l’assessorato regionale guidato da Alessandro Aricò, l’amministrazione comunale nelle persone del vicesindaco Carolina Varchi e dell’assessore Brigida Alaimo e il presidente di Amat Giuseppe Mistretta. Adesso per Amat sarà possibile guardare con maggiore serenità al futuro“.
La posizione di Amat
Una norma accolta con soddisfazione dal management di Amat. Soddisfatto il presidente Giuseppe Mistretta, il quale dichiara: “L’ Amat, adesso, potrà continuare, senza timori, lungo il percorso del suo risanamento e del suo rilancio, già avviati mesi or sono“. L’esponente della societa di via Roccazzo passa in rassegna quanto fatto dall’esecutivo regionale. “Il mio grazie al lavoro del Governo Schifani, che con l’interpretazione autentica sulla norma in materia di TPL, ridona serenita’ all’Azienda Amat azzerando preoccupanti e paventate perdite patrimoniali. Si apre adesso – conclude Mistretta – uno scenario che consente quella stabilità e quella continuità che assicureranno un servizio di mobilita’ che la nostra città merita“.