Sulla tassa di soggiorno, il presidente di Noi albergatori Siracusa, Giuseppe Rosano, risponde al presidente del consiglio comunale Alessandro Di Mauro e al commissario di Confcommercio-Federalberghi, Donatella Prampolini.
“Non è mio stile rincorrere le notizie, né mettere in dubbio il libero “punto vista” altrui, nel limite, però, del rispetto della verità. Cercherò, quindi, con ordine e correttezza, di rispondere ai rimproveri del presidente Di Mauro. Primo: nel corso dell’ultima riunione con l’assessore al Bilancio Coppa e la vicepresidente Carbone, avevo chiesto la convocazione della “Consulta” (per come recita il regolamento sull’imposta soggiorno), ma si è preferito, utilitaristicamente, come i precedenti colloqui, di non ufficializzare le contrarietà dei partecipanti, tutti a sostenere l’annullamento dell’imposta a percentuale. Nessun verbale è stato redatto. Secondo: in merito alle proposte sulla tassazione fissa, si afferma che “Ancora attendiamo questo documento, che non è mai arrivato”.No, non è così! La bozza per il ritorno dell’imposta di soggiorno a tariffa fissa è stata inviata da Noi albergatori al sindaco già in data 28 maggio e personalmente a Di Mauro nel corso di un incontro, avvenuto con la presenza di un politico. Terzo: Nessun attacco, quindi, Di Mauro, ma solo la veridicità di quanto occorso. Se lei ha prove e verbali del contenuto di quanto è scaturito da codeste “chiacchierate” e argomentazioni diverse dall’illustrazione dei punti qui elencati, li esibisca e io ne prenderò atto con le conseguenze che ne deriveranno. Io potrò, di sicuro, dimostrare, con prove, che le cose sono andate assai diversamente” dichiara il presidente di Noi Albergatori Siracusa.
“Tuttavia, – continua Rosano – prendo atto dell’ “impegno di farlo il prima possibile”, benché stupisce il perché non abbia convocato – nei tempi concordati – il Consiglio comunale con all’ordine del giorno la “modifica”, che avrebbe evitato a molti albergatori di dotarsi del costoso (da 3 a 5 mila euro) software per il calcolo della complicata imposta soggiorno”.
Rosano aggiunge che, “Riguardo al commissario, (ma è un albergatore? Mai vista nel corso delle riunioni avvicendate), dice di essere deputata da Confcommercio (ma dov’è il Presidente Piscitello?) e di Federalberghi che a Siracusa non ha una rappresentanza elettiva. Fra l’altro, sbaglia la data dell’entrata in vigore della diabolica imposta di soggiorno a percentuale: 1° luglio, non 1° giugno, errore assai sostanziale: sottovalutando inoltre l’insoddisfazione di turisti e tour operator. E poi: cosa ne sa il Commissario delle avvenute interlocuzioni tra l’associazione che rappresento con sindaco e presidente del Consiglio comunale? I commissari vengono nominati di solito per due motivi: per rissosità all’interno di un organismo e/o per questione morale. Si desume che la fretta della nomina della Prampolini, probabilmente, non l’ha portata ad approfondire la complessa e viziata vicenda”.
“Quello che non si riesce a comprendere, infine, è il perché Confcommercio si scagli contro un’altra associazione, nel caso Noi albergatori, scassando e differenziando l’essenza della “questione”, anziché fare fronte comune. Se il frutto dell’intervento è stato fatto per dare sponda agli amministratori di “Divide et impera”: Prampolini ha centrato l’obiettivo. Complimenti!” conclude Giuseppe Rosano.