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Gli scenari

Ars, seggio conteso tra Laccoto e Genovese: il 12 settembre il riconteggio dei voti

giovedì 22 Agosto 2024

Anche il gossip politico in quel di Messina e provincia è andato in vacanza, ma superata la boa dei primi temporali di settembre, le novità si prenderanno la scena. Diverse le vicende restate in sospeso e l’autunno riserverà colpi di scena, divorzi, movimenti che incideranno sugli equilibri regionali, sia interni alla maggioranza di governo, che nelle opposizioni.

IL RICONTEGGIO

Un capitolo rimasto aperto è quello del seggio conteso all’Ars tra il deputato leghista Pippo Laccoto e l’ex deputato Luigi Genovese (più votato della lista MPA). A febbraio il Cga ha disposto il riconteggio delle schede elettorali (QUI) nominando quale organismo verificatore la Prefettura di Messina. Le operazioni di riconteggio inizieranno il 12 settembre, come da convocazione della Prefettura, e proseguiranno il 13 ed il 16 settembre. Oltre ai ricorrenti potranno essere presenti i consulenti di parte.  All’esito del riconteggio il Cga fisserà una nuova udienza per assegnare il seggio ad una delle due liste ( Lega o Mpa).

I DUE SCENARI

Tra una ventina di giorni quindi si riaprirà la vicenda, alla quale guardano con attenzione in tanti. Intanto Raffaele Lombardo che con il passaggio, alla vigilia di Ferragosto di Gianfranco Miccichè, ha visto il gruppo Mpa dell’Ars arrivare a quota sei deputati (QUI). Se il Cga dovesse assegnare il seggio a Genovese (che alle Europee ha sostenuto come tutti gli autonomisti la candidata FI Caterina Chinnici) l’Mpa arriverebbe a sette, per di più a scapito della Lega che perderebbe il seggio di Pippo Laccoto. Un doppio incasso per Lombardo dopo la fine della brevissima e poco entusiastica federazione con il partito Salvini. Qualora il Cga dovesse confermare il seggio per la Lega, Laccoto manterrebbe il suo posto, ma c’è chi sussurra che Lombardo potrebbe comunque arrivare a quota sette con un altro ingresso.

DE LUCA INDEBOLITO

Già perché c’è anche il capitolo delle indiscrezioni e alcune di queste riguardano Sud chiama Nord. Negli ultimi mesi il partito di Cateno De Luca si è fortemente indebolito. Dopo aver perso Salvatore Geraci (passato alla Lega), Davide Vasta (decaduto e a cui è subentrato Giuffrida transitato alla Dc), Alessandro De Leo (attualmente al misto ma in direzione FI), a fine luglio ha visto anche l’addio di Ludovico Balsamo che è tornato nell’Mpa. In due anni il gruppo ScN si è dimezzato QUI (restano De Luca, Pippo Lombardo, Matteo Sciotto e Ismaele La Vardera). Voci di corridoio danno in uscita altri due deputati (uno dei quali potrebbe essere Ismaele La Vardera). In merito a questa indiscrezione il deputato Ismaele La Vardera ha smentito qualsiasi sua fuoriuscita  da Sud chiama Nord QUI. Il secondo addio di ScN sempre secondo i rumors dovrebbe andare a rafforzare il centro destra (con ogni probabilità la Lega anche se c’è chi ipotizza Mpa). Anche Cateno De Luca smentisce che in questo momento vi siano rotture o cambi di partito in Sud chiama Nord.

Una grana non da poco per Cateno De Luca che dopo la batosta delle Europee ha archiviato le ambizioni del partito nazionale ma è apparso per tutta l’estate piuttosto defilato. Se all’Ars è indebolito anche rispetto alle strategie di alleanza con Pd e 5Stelle per le Regionali 2027, a Messina la situazione non è delle migliori e la crisi idrica ha visto precipitare le quotazioni del sindaco Basile (QUI)

Tranne una sporadica conferenza stampa in diretta facebook De Luca non si è visto a Messina neanche in versione “tutor” come aveva annunciato a giugno o “tagliatore di teste”. Si vedrà a settembre ma l’impressione è che il leader di Sud chiama Nord non abbia ancora smaltito la delusione delle Europee con annessi e connessi e mal digerisca i dem dello Stretto che a dispetto dei colleghi dell’Ars non hanno alcuna intenzione di allearsi con i deluchiani.

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