Il Consiglio Comunale rimane incagliato sull’analisi del rendiconto 2023. Questa mattina, a Palazzo Comitini, si è discusso dell’importante documento contabile il cui destino è innegabilmente legato all’utilizzo dei fondi dell’avanzo vincolato. Un tesoretto da 61 milioni di euro che sta accentrando l’attenzione dell’intero centrodestra e non solo. Sono tanti però i nodi da sciogliere. A cominciare da quelli relativi allo stato dei conti di Rap. A rappresentare l’azienda a Sala Martorana è stato il presidente Giuseppe Todaro, il quale ha fatto il punto sul ripianamento del passivo da quasi 10 milioni di euro con cui si è chiuso il bilancio 2023, nonchè i motivi che hanno portato la Grand Thorton, agenzia di rating incaricata delle operazioni di analisi del documento contabile, a non esprimere parere.
La relazione di Todaro in aula
“L’ente non ha espresso parere a causa dei dubbi che c’erano sulla continuità aziendale essendo che, al 31 dicembre 2023, si evidenziava una perdita da 9,8 milioni di euro che comportava a sua volta un patrimonio netto negativo“, ha sottolineato Todaro. Fatto per il quale l’azienda ha immediatamente allertato l’Assemblea dei Soci, ovvero il Comune di Palermo. “Ad oggi il socio non si è ancora espresso formalmente all’interno dell’Assemblea, anche se ha già espresso la volontà di volere ricapitolarizzare i conti aziendali“. Un’opinione condivisa in aula anche dall’assessore ai Rapporti con il Consiglio Comunale Fabrizio Ferrandelli, chiamato oggi a fare le veci dell’amministrazione attiva a causa dell’assenza dell’assessore al Bilancio Brigida Alaimo.
Critiche le opposizioni
In molti poi hanno invocato la presenza del primo cittadino, come ad esempio Ugo Forello. L’esponente di “Oso” ha espresso diversi dubbi sull’atto, partendo proprio dalle preoccupazione sulla tenuta dei conti di Rap. “Se non ci sarà una ricapitolarizzazione, la Rap è destinata a fallire – ha sottolineato durante il suo intervento il vicepresidente della commissione Bilancio -. Tale manovra ha condizioni ben precise. Non si può fare come si vuole. Ci saremmo aspettati di avere il sindaco in aula. L’assessore Ferrandelli ha reso noto un trafiletto tratto da un intervento che il primo cittadino ha fatto in un’assemblea dei Soci e che non ha nemmeno condiviso con il ragioniere generale“. Forello, passando in rassegna i numeri di Rap, evidenzia “la mancata assunzione di responsabilità da parte del Collegio Sindacale dell’azienda e del Socio Unico manifestata sul piano di risanamento“.
Maggioranza a ranghi ridotti, seduta chiusa
Dibattito andato avanti senza che alle domande dei consiglieri d’opposizione venisse data risposta nè da Rap nè dagli uffici. Il motivo è presto detto: l’assenza di buona parte della maggioranza. Nelle fasi finali dei lavori i rappresentanti della coalizione del sindaco erano soltanto in sei (Imperiale, Puma, Canto, Zacco, Chinnici e Piampiano). Fatto che ha portato le opposizioni a chiedere e a ottenere la sospensione dei lavori. La seduta si è poi chiusa intorno alle 15 per mancanza del numero legale. Tutto è stato quindi rinviato a domani, con la seduta convocata per le 11.00. Momento nel quale la maggioranza sarà chiamata ad essere a ranghi compatti. Il tempo stringe a la scadenza posta dal commissario regionale Angelo Sajeva si avvicina.