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Il voto

Via libera al rendiconto 2023 fra le polemiche, Giunta si “nega” alle opposizioni sulla crisi di Rap

martedì 27 Agosto 2024
Consiglio Comunale, rendiconto 2023

Il rendiconto 2023 passa in Consiglio Comunale sotto una pioggia di polemiche. Il passaggio d’aula odierno chiude il cerchio sul commissariamento arrivato a fine luglio dalla Regione Siciliana e permetterà adesso alla maggioranza di impostare la spesa dei 61 milioni di euro che compongono attualmente l’avanzo vincolato. Un’analisi iniziata giovedì scorso e che si è conclusa dopo tre sedute di fuoco, incentrate sostanzialmente sui problemi di Rap, società Partecipata che si occupa della raccolta dei rifiuti in città. Dibattiti nei quali non si è mai visto il sindaco Roberto Lagalla e gli esponenti della sua Giunta, se non per due rapide apparizioni dell’assessore al Bilancio Brigida Alaimo (nella seduta di giovedì) e del vicesindaco Giampiero Cannella, arrivato a discussione generale chiusa nella seduta odierna e travolto da una sequela di attacchi da parte del centrosinistra. Al momento del voto, le opposizioni hanno abbandonato l’aula per protesta in seguito al mancato confronto con l’amministrazione sull’atto. Sedici i favorevoli. Un solo astenuto (il presidente Giulio Tantillo). I lavori d’aula proseguiranno nella giornata di giovedì.

Il caso Rap infiamma l’aula

Anche oggi, a tenere banco in Consiglio Comunale è stato il caso Rap. Come è noto, l’azienda di piazzetta Cairoli ha chiuso il bilancio 2023 con un passivo da quasi dieci milioni di euro. Fatto che ha reso il patrimonio netto della società negativo e che comporterà quindi la necessità di ricapitolarizzare i conti dell’azienda Partecipata del Comune. L’Amministrazione ha espresso la volontà di inserire nell’attivo di Rap alcuni immobili, come i CCR e Palazzo Cairoli. Intenzioni che ad oggi non si sono tradotte in fatti concreti. A preoccupare però le opposizioni è stata la mancanza della ratifica da parte di Grand Thorton, agenzia di rating incaricata delle operazioni in questione sul bilancio 2023.

Un problema che il presidente Giuseppe Todaro ha giustificato così in aula. “Il dato che mancava a Grand Thorton era quello relativo ai disallineamenti – ha evidenziato Todaro in aula -. La situazione si è verificata anche lo scorso anno, quando la cifra dei disallineamenti era praticamente doppia rispetto a quella attuale. Abbiamo lavorato tanto su questo aspetto. L’azienda sta investendo e sta pianificando il futuro, anche attraverso le assunzioni. In tal senso – ha dichiarato Todaro in aula – aspettiamo l’ultimo nullaosta del Comune per avviare il bando relativo al nuovo direttore generale“.

Il M5S accusa: “Si vuole privatizzare Rap”

Perplesse le opposizioni, le quali non sono rimaste convinte dalle parole del presidente di Rap, lasciato solo in aula dai rappresentanti apicali dell’Amministrazione sulla questione. In mattinata infatti non erano presenti in aula nè il sindaco Roberto Lagalla, impegnato in una commemorazione, nè l’assessore al Bilancio Brigida Alaimo, nè l’assessore con delega a Rap Pietro Alongi. A rappresentare l’amministrazione c’era l’assessore ai Rapporti con il Consiglio Comunale Fabrizio Ferrandelli, il quale però non è entrato mai nel merito della questione durante i lavori d’aula. Un fatto su cui sono piovute critiche. Duro il commento del capogruppo del M5S Antonino Randazzo, il quale ha parlato apertamente di un “piano per privatizzare la Rap. Una manovra che l’amministrazione vuole fare ma che non ha il coraggio di ammettere“.

Cannella in aula nel pomeriggio, critiche dalle opposizioni per il mancato dibattito

Verso l’ora di pranzo, i lavori sono stati sospesi per attendere l’arrivo del vicesindaco Giampiero Cannella. L’esponente di Fratelli d’Italia però è intervenuto soltanto a discussione generale chiusa, pronunciando poche parole lette da un foglio di carta presente sul tavolo. “L’Amministrazione è consapevole delle condizioni e dei rilievi fatti a Rap – ha evidenziato l’esponente di Fratelli d’Italia -. L’intendimento dell’esecutivo è quello di ricapitolarizzare e rilanciare la società. Su questa linea proseguiremo“. Intervento a cui non è seguito un vero e proprio dibattito, stoppato sul nascere dal presidente Giulio Tantillo e da un Giuseppe Milazzo, capogruppo di Fratelli d’Italia, apparso anche oggi in piena “forma” nel difendere l’amministrazione dagli attacchi delle opposizioni.

Di Gangi (PD): “Atto di sciatteria dell’amministrazione”

Affondi che comunque sono arrivati con estrema durezza, come quello dell’esponente del Partito Democratico Mariangela Di Gangi. “E’ una delle giornate più tristi di questa consiliatura – ha evidenziato l’esponente del Partito Democratico -. Abbiamo oltrepassato la sciatteria e siamo passati direttamente alla farsa. Se le opposizioni chiedono la presenza degli esponenti apicali dell’amministrazione e tale presenza si manifesta in una presenza unilaterale che non arricchisce le nostre conoscenze. Ci accingiamo a votare questo rendiconto senza sapere da cosa dipende la violazione di legge dell’articolo 11. Non sappiamo se abbia avuto ragione il presidente di Rap Todaro o meno. Non sappiamo se a qualcuno importa il fatto che stiamo votando il bilancio senza la certificazione dei conti di Rap. Che importa, tanto c’è la lista della spesa a cui pensare“. Il chiaro riferimento è all’avanzo vincolato, ovvero al tesoretto da 61 milioni di euro a disposizione dell’Amministrazione. L’attenzione della maggioranza è già lì da tempo, ma le opposizioni annunciano battaglia.

Le reazioni

Sul via libera all’atto arriva il plauso dei capigruppo di maggioranza. In una nota congiunta Ottavio Zacco (Forza Italia), Giuseppe Milazzo Fratelli d’Italia), Dario Chinnici (Lavoriamo per Palermo) e Domenico Bonanno (Democrazia Cristiana) plaudono al risultato raggiunto oggi in aula. “L’approvazione del Rendiconto del 2023 da parte del Consiglio comunale certifica ancora una volta il percorso virtuoso che questa amministrazione e questa maggioranza hanno intrapreso verso il riequilibrio dei conti ed il rilancio del Comune di Palermo. Un risultato atteso grazie al quale si potrà procedere con l’incremento orario fino a 36 ore settimanali per 347 unità di personale di categoria C e con la stabilizzazione di 15 funzionari al settore Tributi. Un atto importante anche perché ci permette di sbloccare risorse fondamentali, oltre 60 milioni di euro, che in sede di assestamento di bilancio utilizzeremo per finanziare opere cantierabili e concretamente realizzabili, oltre che per potenziare i servizi ai cittadini. Siamo orgogliosi del lavoro svolto da questa maggioranza e dell’importante risultato raggiunto per il quale ringraziamo il presidente e tutto il Consiglio Comunale”.

Di diverso avviso le opposizioni. Una posizione espressa in un comunicato sottiscritto dai gruppi di “Oso”, PD, AVS, M5S e Gruppo Misto. “È emblematico che le dichiarazioni immediate sull’approvazione del rendiconto del sindaco, dell’assessora al bilancio e al controllo analogo e del gruppo del sindaco in consiglio guardino solo alle risorse finanziarie liberate con questo atto e non una parola sia stata spesa sulle gravi e preoccupanti notizie emerse con chiarezza dall’analisi del rendiconto e dalla discussione in aula rispetto alla situazione e di RAP, cui il sindaco Lagalla e l’assessora Alaimo hanno peraltro scelto di sottrarsi. Basta questo a confermare, ancora una volta, che questa amministrazione è interessata più a governare poltrone e mancette e non invece le gravi emergenze della città e i suoi bisogni”.

 

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