Gli investigatori della Squadra mobile di Trapani hanno fermato tre presunti scafisti tunisini che, alla guida di un gommone in pessime condizioni di navigazione, avrebbero condotto in Italia sette migranti.
L’imbarcazione, partita dalla Tunisia e diretta verso le coste marsalesi, a causa delle difficoltà di galleggiamento è approdato sulle coste di Marettimo, dove è stato abbandonato dai profughi, fuggiti immediatamente per non essere individuati. Il gommone è stato però notato da alcuni abitanti dell’isola, che hanno dato l’allarme consentendo ai militari di rintracciare gli stranieri.
I migranti hanno raccontato di essersi affidati, per l’organizzazione del viaggio, ad alcuni connazionali che, dietro pagamento di 5 mila dinari (1500 euro), li hanno caricati a bordo di un gommone condotto da tre connazionali. I tre, durante il viaggio si sarebbero occupati di manovrare il motore, rifornirlo di benzina e tenere la rotta mediante l’utilizzo di una bussola, fornita dall’organizzazione.
Nei giorni scorsi, gli investigatori della Squadra mobile avevano fermato un altro scafista tunisino, rintracciato a bordo di un grosso gommone, insieme ad altri 5 connazionali.
I fermi sono stati poi convalidati dal gip di Trapani. Tre sono in attesa di rimpatrio, mentre il quarto è detenuto.