E’ stata una lunga notte quella vissuta dai vigili del fuoco, dagli uomini della protezione civile e dai volontari che hanno lavorato per spegnere l’ennesima serie di incendi che ha attanagliato la provincia di Palermo. Dopo i roghi occorsi a Marineo e a Cefalù nella giornata di domenica, durante la notte si è sviluppata una lingua di fuoco di grosse proporzioni a Poggio San Francesco, in un’area verde compresa fra i comuni di Monreale ed Altofonte.
La situazione ad Altofonte
Le fiamme sono state purtroppo favorite dalle alte temperature e dalle forti raffiche di vento che hanno soffiato questa notte sul capoluogo siciliano. Fatto per il quale si è sviluppata una grossa lingua di fuoco lunga circa tre chilometri che, secondo quanto riportato dal sindaco di Altofonte Angela De Luca “ha lambito le case e l’attiguo scorrimento veloce“. Le squadre da terra hanno lavorato alacremente per frenare l’incidere dell’incendio, per fortuna riuscendoci intorno alle 4 del mattino, complice anche l’arrivo della tanto agognata pioggia.
Aumentano i casi di incendi fra Palermo e provincia
Al di là del pronto intervento di mezzi di soccorso e volontari, nelle ultime settimane si è registrato un aumento degli incendi in tutto il territorio isolano. Segno che l’azione criminale dei piromani non si è arrestata, nemmeno di fronte ad un’estate che non ha fatto registrare picchi termini negativi come avvenuto nel 2023. Anno nel quale le fiamme hanno lasciato dietro di loro una scia di terrore e, purtroppo, di morte.