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Un fitto programma di lavori

Dal raddoppio del ponte Corleone al tram: i cantieri rivoluzioneranno la circonvallazione di Palermo

sabato 21 Settembre 2024
Tram a Palermo, linea 4 vista dall'alto

Il volto di Palermo cambierà nei prossimi anni. Comunque vada, in città sono previsti importanti cantieri che rivoluzioneranno la viabilità da e verso il capoluogo siciliano. L’area maggiormente interessata sarà quella della Circonvallazione, la quale oggi contiene al suo interno il raccordo autostradale che interconnette le due autostrade che toccano la città, ovvero la A19 e la A29.

In attesa che venga realizzato il progetto della Pedemontana, sempre che mai si farà, ad oggi l’intero flusso viario che passa attraverso viale Regione Siciliana crea un forte impatto sulla viabilità, creando più di qualche rallentamento negli spostamenti fra i due poli principali della provincia di Palermo, ovvero il porto di Termini Imerese e lo scalo aeroportuale Falcone-Borsellino. La soluzione è solo una: potenziare l’esistente attraverso nuove strutture che alleggeriscano il traffico. Dalla realizzazione del raddoppio del ponte Corleone agli scavi per la linea C del tram, passando per lo svincolo Perpignano e per la risoluzione dei disagi causati dalle radici degli alberi. Lavori importanti per potenziare la mobilità sostenibile e per diminuire i tempi di percorrenza dei mezzi. Ma è proprio il traffico a preoccupare, soprattutto visto quanto succede giornalmente fra le strade del centro di Palermo.

Cantieri e caos viabilità, il futuro di viale Regione Siciliana

Nel cuore della città sono in corso infatti piccoli interventi di manutenzione stradale. Fatto che sta determinando dei restringimenti di corsia in diverse via della città, con conseguente impatto sulla viabilità interna. Il traffico, spesso, è insostenibile. Ciò con particolare riguardo alle ore di punta. Ed è proprio in tal senso che i cantieri di viale Regione Siciliana preoccupano per il futuro, viste le limitazioni che potrebbero derivare dagli stessi. Tutti hanno ancora negli occhi le code infinite che si sono sviluppate a causa delle limitazioni imposte sul ponte Corleone. Una paralisi durata anni e a cui si è posto rimedio soltanto dopo gli interventi di messa in sicurezza voluti dall’Amministrazione Lagalla. Opere che, tutto sommato, hanno rispettato i tempi previsti.

Il raddoppio del ponte Corleone

Un’azione frutto dello schema di convenzione sottoscritto fra il Comune di Palermo e il commissario Anas Matteo Castiglioni. Un accordo che verrà riproposto anche per il progetto di raddoppio del ponte Corleone. Le opere costeranno circa 17,5 milioni di euro. Gli interventi saranno finanziati attraverso le risorse ritrovate fra le pieghe dei fondi POC della Regione Siciliana. Una mossa che fu annunciata in un’apposita conferenza stampa dal governatore Renato Schifani e dall’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò. Il 20 maggio, il Comune di Palermo ha trasmesso il progetto esecutivo validato dagli uffici regionali. Fatto che ha permesso lo sblocco dei fondi e l’avvio delle procedure burocratiche.

Secondo quanto recentemente dichiarato dall’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Palermo Salvatore Orlando, gli interventi per eseguire il raddoppio dovrebbero partire entro un mese, permettendo alla ditta incaricata dei lavori di raggiungere l’obiettivo di consegna la prima campata del progetto entro l’estate del 2025. Il pacchetto completo dei lavori previsti dovrebbe invece concludersi entro la fine del 2026.

Il sistema tram: la linea C su viale Regione Siciliana

Il grande punto di domanda riguarda invece il sistema tram di Palermo. La fase due del progetto avviato dall’ex amministrazione Orlando prevede la creazione di cinque nuove linee da realizzare entro e non oltre il 2028. Secondo quanto prevede l’addendum al Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (abbreviato PUMS), nei prossimi anni saranno realizzate (in quest’ordine) le linee C, B, A1, E1 ed F. Uno schema mirato a chiudere l’anello tramviario e a collegare così il centro con le periferie della città, un po’ come i raggi di una ruota che collegano la base su cui insiste il cambio al suo cerchione.

Fra il dire e il fare però c’è in mezzo un mare di burocrazia e di analisi progettuali da effettuare per cercare di ridurre al minimo l’impatto dei futuri cantieri sulla viabilità della città. Con riguardo a viale Regione Siciliana, il core business del progetto interessa la linea C. La chiusura della progettazione esecutiva della tratta in questione, secondo quanto recentemente dichiarato dall’assessore Maurizio Carta, è ulteriormente slittata a novembre 2024, con l’avvio del cantiere vero e proprio che ormai si aggira fra fine 2024 ed inizio 2025, quasi in contemporanea con quella della linea B.

Il nodo dello svincolo Basile

Sulla linea C, ci sono da sciogliere però i nodi legati allo svincolo Basile. Uno dei passaggi chiave dell’opera vista la presenza di una “barriera architettonica” da aggirare come viale Regione Siciliana. Come è noto inoltre, la zona in questione si trova a poche centinaia di metri dal ponte Corleone. Area che in futuro vedrà sorgere il cantiere per raddoppiare le carreggiate disponibili. Snellire il traffico e dotare la città di nuove infrastrutture di mobilità sostenibile sono i mantra dell’assessore Maurizio Carta e di tutta l’Amministrazione Comunale. I problemi da risolvere, va detto, ci sono. A cominciare dal destino degli alberi di via Ernesto Basile. Fonti della commissione Urbanistica hanno parlato di “una richiesta di una consulenza esterna a un esperto palermitano per capire se conviene lasciarli, oppure toglierli proponendo due percorsi alberati ai lati“. Ad oggi non si conosce però quale sia stato l’esito di questi ulteriori controlli.

Gli alberi di viale Regione Siciliana e lo svincolo Perpignano

E sempre di alberi si parla anche per quanto riguarda le corsie centrali di viale Regione Siciliana. Come è noto, le radici degli arbusti presenti fra le due carreggiate del raccordo autostradale hanno creato più di qualche problema all’asfalto, il quale ha evidenziato numerosi avvallamenti e distorsioni. L’Amministrazione ha palesato la volontà di proporre il finanziamento di un progetto ad hoc al Governo Nazionale, in modo da trovare adeguate forme di finanziamento per un progetto comunque complesso. Negli scorsi mesi, le maestranze del Comune di Palermo hanno portato avanti alcune operazioni di controllo e manutenzione straordinaria.

Fra le aree coinvolte dalle operazioni c’era anche quella che, in futuro, dovrebbe ospitare il futuro svincolo di via Perpignano. Un progetto che fa parte dell’accordo integrato con il Governo Nazionale in cui sono inserite le opere di manutenzione e raddoppio del ponte Corleone. Un’opera attesa da tempo e che ha subito numerosi ritardi rispetto alla tabella di marcia. La speranza è che, un giorno, tutti questi cantieri possano partire. Per allora però, l’Amministrazione dovrà avere un piano ad hoc per ridurre al minimo l’impatto negativo sulla viabilità.

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