Giuseppe Lupo, eurodeputato del Pd, si aggiunge anche lui alla lista dei personaggi siciliani tra i banchi del Parlamento europeo. Componente a Bruxelles in tre commissioni: Bilanci (Budg), Controllo dei Bilanci (Cont), commissione Pesca (Pech) e membro sostituto commissione Trasporti e Turismo (Tran).
Intervistato da ilSicilia.it, ha elencato gli obiettivi da lui prefissati e per alcuni di questi il parlamentare dem a Bruxelles ci sta già lavorando. L’attenzione è rivolta anche alle imprese che in Sicilia sono in crescita, al Pnrr, alla Costa Sud e alla pesca.
Giuseppe Lupo, eurodeputato del Pd, come è andato questo primo mese tra i banchi del Parlamento europeo e quali prospettive prevede Bruxelles per la Sicilia?
“La legislatura è iniziata bene, abbiamo rieletto Ursula von der Leyen alla guida della Commissione che ha confermato gli impegni del Next Generation EU, il piano di rilancio dell’economia europea dopo il Covid. Questa settimana a Strasburgo abbiamo avuto confronti molto interessanti, in commissione budget con il commissario Paolo Gentiloni, sull’attuazione dello strumento di ripresa e resilienza che prevede investimenti per 648 miliardi di euro, e in plenaria con Mario Draghi che ci ha illustrato il suo piano di investimenti, per 800 miliardi di euro l’anno, per migliorare la competitività dell’Europa sui mercati mondiali. Misure fondamentali per salvare l’Europa dal declino e per creare occupazione soprattutto al Sud“.
Pnrr e imprese, su cosa si deve realmente puntare per la crescita dell’Isola?
“Gli investimenti di cui parlavo prima saranno ossigeno per le imprese che vorranno investire in Sicilia anche in nuovi settori legati all’alta tecnologia e alla ricerca. Progetti come quello di Ri.Med. a Carini sono una grande opportunità per centinaia di giovani laureati siciliani. Spetta allo Stato e alla Regione utilizzare bene le risorse europee per migliorare il sistema infrastrutturale accrescendo la nostra competitività territoriale“.
Il capoluogo siciliano possiede un fiore all’occhiello che è la Costa Sud. Il Comune sta puntando tanto su questa area palermitana. A suo avviso, cosa serve per realizzare una piena riqualificazione a beneficio dei cittadini?
“Il Comune di Palermo sta pericolosamente accumulando ritardi, rischiando di perdere buona parte dei 311 milioni di euro di fondi Pnrr di cui dispone per la realizzazione di importanti infrastrutture e per la riqualificazione della Costa Sud. Mi auguro che l’amministrazione Lagalla cambi passo“.
In commissione Trasporti e Turismo, si parla tanto di strade colabrodo, infrastrutture mal funzionanti che rendono impossibili i collegamenti tra le città. Quali sono gli interventi da attuare?
“Le nostre autostrade sono un disastro, cantieri aperti da troppi anni, serve un piano di interventi urgenti sia per i tratti Anas che per quelli del Consorzio Autostrade Siciliane. La viabilità interna è anche peggio, il governo nazionale dovrebbe stanziare più fondi aggiuntivi rispetto a quelli europei. Inoltre serve uno impegno straordinario dello Stato e della Regione per migliorare la rete e il sistema ferroviario, ma anche il trasporto aereo e marittimo“.
Negli ultimi anni i pescatori siciliani si sono sentiti ‘trascurati’ dal parterre politico, a Bruxelles la maggior parte dei parlamentari della Commissione Pesca sono siciliani. Questo potrebbe essere un punto a favore per rilanciare il comparto?
“I nostri pescatori hanno ragione, bisogna fare di più per il settore della pesca, molto importante per la nostra economia, il lavoro che faremo nei prossimi anni a Bruxelles è fondamentale. Dobbiamo rivedere alcune regole del FEAMPA, parallelamente al nuovo QFP 2028-2034, per aiutare le nostre imprese ad essere più competitive, garantendo la sostenibilità ambientale e sociale. Sto già lavorando con questo obiettivo insieme ai colleghi delle altre isole del Mediterraneo. Mi aspetto che anche dal G7 agricoltura e pesca, che si sta svolgendo in questi giorni a Siracusa, nascano novità utili per la Sicilia e la Sardegna“.
Le Europee sono state un importante banco di prova per il Partito Democratico, ottenendo non poche preferenze. Quanto ha inciso il sostegno di Elly Schlein in Sicilia?
“Elly ha dato un grande contributo alla campagna elettorale del Pd in tutta Italia ed in particolare in Sicilia, accettando di essere capolista. La destra non è in grado di governare l’Italia, il gruppo parlamentare ECR, che a Bruxelles fa riferimento alla Meloni, non ha votato Ursula von der Leyen indebolendo il ruolo dell’Italia in Europa. Infatti, il neo-designato commissario Fitto, che vedremo se supererà le audizioni in commissione, avrà deleghe meno importanti di quelle dell’uscente commissario all’economia Paolo Gentiloni“.
Per il Pd Sicilia si può tornare a parlare di alleanza giallo-rossa, oppure l’esperimento può definirsi concluso?
“La segretaria Elly Schlein sta facendo un eccellente lavoro per allargare il campo dell’alleanza. Se vogliamo vincere le prossime elezioni dobbiamo unire le forze politiche alternative alla destra, condividendo un programma di governo che possa conquistare il consenso della maggioranza degli italiani“.