Nuova veste per il Parco archeologico di Segesta frutto di un’operazione di restyling che ha interessato la zona della prima accoglienza, con un nuovo box per i custodi, il front office, la caffetteria e presto anche nuovi bagni per i visitatori dopo i danni causati dall’incendio dei mesi scorsi che distrusse gran parte delle aree di ristoro destinate al pubblico.

“Un disastro che si è trasformato in opportunità – ha detto l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato – Accanto alla tutela e alla valorizzazione, un impegno concreto per rendere accessibile e accogliente uno dei siti archeologici più affascinanti della Sicilia, ma soprattutto per porre in primo piano il visitatore”.

Tra gennaio e settembre 2024, gli incassi hanno raggiunto 2.149.395 euro (a fronte di 1.212.000 euro nello stesso periodo dello scorso anno), mentre i visitatori sono cresciuti del dieci per cento, toccando quota 283 mila rispetto ai 266.716 presenti negli stessi mesi nel 2023.

All’interno dell’area ristoro sono presenti prodotti gastronomici a km zero, gli stessi che ogni domenica sono ricercati al Mercato degli Elimi, sotto il logo “Elymos”, fra cui il miele prodotto a Segesta e la pasta di grani antichi, la confettura dolce e salata di Calatafimi, l’olio e il vino di Segesta. Nel bookstore, invece, anche volumi e guide sui siti archeologici e i musei siciliani, oltre che un corner sui parchi e musei del Trapanese e il merchandising ufficiale del Parco archeologico di Segesta.