Torna in carcere Marco Manzo, considerato dai magistrati della Dda di Palermo uno dei fiancheggiatori del super latitante Matteo Messina Denaro.
Nel giugno dello scorso anno il 55 enne di Campobello di Mazara era stato arrestato nel blitz antimafia Ermes III. Scarcerato dal tribunale del Riesame con sentenza confermata in Cassazione era tornato libero. Lunedì sera, sulla base di nuove evidenze investigative gli uomini della squadra mobile di Trapani lo hanno nuovamente arrestato.
L’indagine Ermes III aveva fatto luce sugli interessi economici del mandamento mafioso di Mazara del Vallo, retto dal defunto boss Vito Gondola e sui rapporti che il capo mafia mazarese intratteneva con altri appartenenti alle famiglie mafiose di Marsala, di Campobello e di Castelvetrano.
Nel corso di incontri riservati e attraverso lo scambio di ‘pizzini‘ si decidevano, tra le varie attività illecite, le estorsioni da portare a termine nell’ambito della compravendita di fondi agricoli o nel settore dell’esecuzione di lavori pubblici. Dalle attività investigative emerse come fra le attività delle famiglie c’era quella di garantire la protezione, le comunicazioni e le risorse economiche al superlatitante Messina Denaro.