Il giovane detenuto sentiva un forte dolore al piede e voleva essere portato d’urgenza all’ospedale. La visita del medico di guardia del carcere dell’istituto di pena minorile Malaspina però, non aveva trovato alcuna emergenza e l’aveva programmata per il giorno dopo.
“Il giovane detenuto – dice Paolo La Corte, segretario del sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe) – ha avuto una reazione folle e irrazionale: in cella ha iniziato a dare fuoco a suppellettili lenzuola, materassi, provocando un incendio per il quale si è reso necessario fare intervenire anche il personale che era fuori servizio. Una situazione di caos, confusione e pericolo“.
“Il paradosso è che poi il detenuto è stato portato in ospedale su disposizione del comandante – aggiunge il sindacalista – ma gli esiti radiologici hanno confermato che non aveva nulla, se non un semplice trauma contusivo, tanto che a mezzanotte e mezzo lui e la scorta di polizia penitenziaria che lo aveva accompagnato nella struttura ospedaliera sono rientrati“.