La commissione Bilancio dell’Ars corre per approvare in tempi celeri gli articoli della “manovrina”, il ddl “Variazioni al bilancio di previsione della Regione per il triennio 2024-2026”, di 35 articoli.
Con l’approvazione di 10 articoli, si mette da subito in atto il monito lanciato giorni fa dal presidente della Regione Renato Schifani ai gruppi parlamentari di Sala d’Ercole: il disco verde quanto prima alla variazione di bilancio, per poi passare alla discussione della prossima legge di Stabilità per il 2025 e scongiurare così l’esercizio provvisorio.
La road map auspicata dal governo Schifani e dal presidente dell’Ars Gaetano Galvagno è sempre la stessa. La data ultima per il voto finale alla manovra finanziaria 2025 è stata fissata al 23 dicembre e sarà necessario che l’esecutivo regionale approvi in giunta la bozza del ddl entro e non oltre il 6 novembre. Ed è altrettanto importante che le variazioni di bilancio, al momento al vaglio della commissione Bilancio, vengano esitate in Assemblea entro il 5 novembre.
E, infatti, la commissione lavora a passo spedito su molti temi e i componenti hanno già approvato durante la prima seduta delle 11:3o 10 articoli: 4,6,8,12,16,18,22,23,25 e 26.
Ma analizziamo alcune delle norme più importanti approvate in questo primo round, come quelle sulla promozione e salvaguardia delle eccellenze agroalimentari siciliane contraddistinte da DOP o IGP sia a livello nazionale che internazionale per un valore di 4 milioni di euro (art.22 comma 2). La Sicilia è una regione altamente specializzata nell’agroalimentare di qualità e il sostegno alle attività di internazionalizzazione delle imprese è un obiettivo fondamentale per garantire competitività negli anni futuri. I dati del rapporto PROMETEIA-UNICREDIT evidenziano i valori di reddito e di occupazione e i forti legami tra la materia prima agricola e il prodotto agroalimentare.
Vengono definiti P.A.T. i prodotti agroalimentari tradizionali che possiedono caratteristiche uniche e legami storici con un determinato territorio e che quindi, alla luce di una produzione tradizionale locale, consolidata e costante, meritano di trovare una valorizzazione sul mercato. Questi prodotti vanno tutelati per preservare l’autenticità, la qualità e la tradizione dei prodotti dell’Isola, contrastando l’omologazione e la contraffazione anche per mezzo del “sicilian sounding”.
Il disco verde arriva anche per l’articolo 6 del ddl Variazioni sulla manutenzione ordinaria e straordinaria della rete idro-termo-pluvio regionale e per far fronte alle spese relative la Regione prevede una spesa complessiva per l’esercizio finanziario 2024 1,7 milioni di euro di cui euro 1,5 milioni per la manutenzione ordinaria ed 196.298,00 mila euro per la manutenzione straordinaria.
Sì al servizio di dissalazione delle isole minori (art.8) per i mesi di novembre e dicembre 2024, le risorse finanziarie per il pagamento della produzione di acqua dissalata ammontano a due milioni di euro. La Regione Siciliana risulta proprietaria di 10 siti di dissalazione dell’acqua di mare, di cui sette siti rispettivamente nelle isole di Lampedusa, Linosa, Pantelleria (2 impianti), Ustica, Lipari e Vulcano ed i restanti tre nel territorio siciliano, nei Comuni di Porto Empedocle, Trapani e Gela. Il Dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti, nella considerazione che i contratti di gestione dei dissalatori di Pantelleria, Lampedusa e Linosa scadranno a fine ottobre e non potendo utilizzare la nuova copertura finanziaria disponibile a far data dal primo gennaio 2025, deve sin da subito provvedere alla copertura dei costi di produzione di acqua
dissalata per i mesi di novembre e dicembre 2024, al fine di garantire il servizio senza soluzione di continuità non interrompendo la fornitura idrica con l’inevitabile insorgere di problematiche igienico sanitarie e l’eventuale aggravio dei costi per l’approvvigionamento alternativo con navi cisterna.
Votato anche il contributo straordinario di 5 milioni di euro al Consorzio di bonifica di Siracusa (art.12), in gravi difficoltà finanziarie, risorse che serviranno a garantire anche il pagamento delle retribuzioni al personale consortile, preservando la continuità operativa.
Per quanto riguarda il Fondo per la progettazione di opere ed interventi irrigui e di bonifica approvati 5 milioni di euro. Si tratta di istituire una apposita provvista di risorse per l’erogazione di contributi in favore dei Consorzi di bonifica della Sicilia a copertura degli oneri per la progettazione di opere ed interventi sulla rete irrigua e di bonifica. Un intervento necessario considerata la difficile condizione economico-finanziaria degli enti, che rende diversamente impossibile raggiungere gli obiettivi e per rendere possibile l’accesso a bandi e strumenti di finanziamento in coerenza con la vigente
programmazione.
Ma non è finita qui, la Commissione ha nuovamente ripreso i lavori per discutere di altro ancora.