Sono stati individuati dalla guardia di finanza trentaquattro lavoratori in nero e nove irregolari durante controlli in diversi esercizi commerciali, fra cui ristoranti, bar, pasticcerie, negozi di abbigliamento e calzature, società di vendita di elettrodomestici e di materiali per l’edilizia. Per 14 di questi sono scattate sia sanzioni sia la proposta della sospensione dell’attività imprenditoriale.
Tra loro c’era un minorenne che percepiva uno stipendio di circa 14 euro al giorno, nonostante le numerose ore di lavoro, due percepivano un assegno di inclusione statale poiché non riconosciuti come lavoratori dipendenti, mentre, sette lavoratori erano in una società di ‘Coltivazione di Uva’ ed erano pagati settimanalmente con mezzi di pagamento non tracciabili, che ha portato all’applicazione di una sanzione amministrativa fino a 825.000 euro.
La stessa multa è stata applicata ad una macelleria, un’impresa edile ed un negozio al dettaglio, per un totale di oltre 280.000 euro. In altri 20 casi è stata applicata una maxi-sanzione per mancate comunicazioni dei singoli datori di lavoro, per un ammontare di 480.200 euro.