Taglio del nastro a Palazzo Reale per “Celebrating Picasso. Capolavori dal Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster”.
Il presidente dell’Ars e della Fondazione Federico II Gaetano Galvagno e il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani hanno aperto al pubblico la mostra dedicata alla vita e alle opere di Pablo Picasso, uno dei massimi artisti del XX secolo, grazie principalmente alla collaborazione con il Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster. Prestiti preziosi giungono anche dal Museo Picasso di Antibes, dal Mart (Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto), dalla Galleria La Nuova Pesa di Roma, oltre ai prestiti di collezioni private.
Una raccolta di ottantaquattro opere che presentano i molteplici volti e sfaccettature dello spagnolo ed esaltano la complessità dell’artista multitalento, icona del genio artistico. Un variegato corpus di opere in grado di raccontare sia l’artista che l’uomo: dipinti, litografie, linoleografie, acquetinte, acqueforti, ceramiche, puntesecche, opere straordinarie nelle tematiche più vicine al maestro.
La mostra è un continuo rimbalzo tra la vita di Picasso e le sue opere, come dimostrano le varie tematiche offerte al visitatore. Un legame che risulta evidente a partire dal rapporto di Picasso con la figura femminile: le sue amanti, le sue mogli e le sue muse costituiscono una sintesi tra eros e creatività, costituendo una simbiosi nelle sue opere. Tra i dipinti fiocca “Pescatore seduto con berretto”, realizzato nel 1946 utilizzando la vernice per barca e un pannello di compensato. La rappresentazione di questo marinaio con la sua caratteristica camicia a righe e il berretto appare comune, rimandando ad un personaggio che si poteva incontrare nei bistrot intorno al vecchio porto di Antibes, ma nonostante questo, la figura rappresentata non assume un aspetto realistico. L’artista raffigura gli occhi, la bocca e il naso in forma abbreviata e modella l’orecchio come un 8 stilizzato. La combinazione di vedute multiple cubiste e metamorfosi surrealiste della forma che si ritrova in queste e in altre opere simili caratterizza in generale l’opera di Picasso della fine degli anni Trenta ed è stata definita “stile Picasso”.
Il mito di Picasso è anche legato alla colomba, che rappresentò un’importante svolta in termini di arte accessibile alla classe operaia. Non mancano poi i ritratti di bambini, il tema della corrida, metafora esistenziale dell’arte di Picasso, la sua passione per gli animali e uno dei rari dipinti di paesaggi, che raffigura la villa nell’entroterra della Costa Azzurra, a Vallauris.
“Celebrating Picasso. Capolavori dal Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster” sarà aperta al pubblico fino al 4 maggio 2025.