Condividi
Sarà il 24 gennaio

Nuovo stop ad autobus e tram in vista, i lavoratori Amat annunciano lo sciopero

lunedì 16 Dicembre 2024
Amat linea 101 in via Libertà

Nubi nere si addensano sopra gli uffici di Amat. Con ogni probabilità, il 2025 si aprirà allo stesso modo dell’anno che si sta andando a concludere, ovvero con uno sciopero degli autisti di autobus e tram e di tutti i dipendenti amministrativi dell’azienda. I sindacati hanno infatti fissato una nuova giornata di sciopero per il 24 gennaio. Lo stop ai mezzi sarà di otto ore, salvo eventuali disposizioni contrarie dalla Commissione di Garanzia del Ministero dell’Interno. Ad ufficializzare la decisione sono gli stessi rappresentanti dei lavoratori, in una nota interna che ha già fatto il giro degli uffici.

La vertenza in casa Amat, vertice con i capigruppo al Comune

Testo emanato dopo l’ennesimo nulla di fatto di venerdì a Palazzo Comitini. Nella nota, i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil, Ugl Orsa, Cobas e Cisal hanno rappresentato la situazione di impasse che regna da mesi sulla vertenza in azienda. A ricevere i rappresentanti dei lavoratori di Amat tutti i capigruppo del Consiglio Comunale, nonchè il management della società guidato da Giuseppe Mistretta.

Le organizzazioni sindacali hanno chiesto alle forze politiche della città di adoperarsi per scongiurare il prossimo blocco dei servizi evitando ulteriori disagi ad una città già in ginocchio per la malridotta viabilità cittadina. Hanno chiesto – aggiungono – che si ponga fine alle misere retribuzioni dei lavoratori avendo di fatto già sottoscritto a giugno di quest’anno un accordo che non è stato ancora avallato dagli uffici del Controllo Analogo. Un atto dovuto dall’Amat e non corrisposto da un decennio ed ancora oggi sottoposto alla tagliola di due strumenti (piano industriale e contratto di servizio) che continuano a girare nell’etere nonostante già a giugno 2023 la giunta comunale ne avesse deliberato e indicato la chiusura per marzo di quest’anno“.

Manca l’ok al piano industriale

E invece dei due documenti in questione non c’è ancora traccia. Con riguardo al piano industriale 2025-27, qualche settimana fa l’azienda ha mandato una sorta di bozza alla II e alla III Commissione Consiliare del Comune di Palermo. Un atto di cui la redazione de ilSicilia.it ha svelato i dettagli principali. Nucleo centrale del documento è rappresentato dal potenziamento del sistema tram. Da gennaio 2025 infatti dovrebbero scattare i primi cantieri per realizzare la linea C. Una tratta che dovrebbe collegare la stazione Centrale alla stazione Notarbartolo attraverso viale Regione Siciliana, via Ernesto Basile e corso Tukory. Una sezione della fase due che cambierà di molto il volto della Circonvallazione e sulla quale il Comune di Palermo dovrà fare il possibile per limitare al minimo i disagi.

Senza scendere troppo nei dettagli, l’idea della fase due è quella di chiudere l’anello tramviario attorno alla città. Ciò anche attraverso l’esecuzione dei lavori per realizzare le linee B, E1, F ed A1. Poi ci sarà da affrontare la successiva sezione dei lavori, la quale comprenderà le linee D, E2, G e A2. Un pacchetto di tratte sul quale il Consiglio Comunale ha approvato una delibera che introduce ben 15 varianti urbanistiche al progetto, alcune delle quali molto rilevanti. Fra queste anche la creazione di un nuovo ponte sul fiume Oreto che dovrebbe collegare le due sponde all’altezza, da un lato, del cimitero di Sant’Orsola e dall’altro nei pressi della metà di via Villagrazia. Ciò per migliorare un servizio che oggi pesa in negativo proprio sulle casse di Amat. C’è un problema da risolvere: i soldi per fare tutto non bastano. Servirà chiedere ulteriori fondi al Ministero dei Trasporti.

E di conseguenza attende anche il contratto di servizio..

Un piano industriale ancora sconosciuto alle organizzazioni sindacalie dietro il quale viene riparato il diniego ad autorizzare l’accordo già sottoscritto in azienda a giugno 2024 – aggiungono i sindacati -. Un accordo molto stringato per le sofferenze economico-finanziarie dell’azienda ma che è stato sottoscritto scommettendo sulla produttività, sull’operatività dei lavoratori e senza costi aggiuntivi per il Comune di Palermo. Eppure, l’Amministrazione comunale continua a negare l’autorizzazione“.

Al di là delle buone intenzioni manifestate da tutti gli attori coinvolti infatti, la Giunta non ha ancora approvato il nuovo piano industriale. Secondo fonti di Radio Palazzo, il via libera sarebbe ormai imminente. Anche perchè, a Palazzo delle Aquile, la necessità è quella di fare presto. Ogni giorno che passa, diventerà sempre più difficile approvare il nuovo contratto di servizio entro il 31 dicembre. Il documento che interessa di più ai lavoratori dell’Amat, visto che dallo stesso dipendono gli introiti e i relativi margini di manovra per far fronte alle richieste dei sindacati dell’azienda. Fatto per il quale, appunto, hanno deciso di scendere in piazza. Ancora una volta. Nuovi disagi in vista per l’utenza. Almeno che, da Palazzo delle Aquile e da via Roccazzo, arrivino le tanto agognate risposte alle richieste dei lavoratori.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

La galleria piú lunga della Sicilia è a regime, potenziata la SS640 fra Agrigento e Caltanissetta CLICCA PER IL VIDEO

Lunga oltre 4 chilometri, la galleria Caltanissetta è la più lunga mai costruita in Sicilia. Il taglio del nastro anche sulla seconda corsia. La prima fu inaugurata il 10 settembre 2024.

BarSicilia

Bar Sicilia, Gibellina Capitale dell’arte contemporanea. Pumilia: “La cultura genera ricchezza, ma servono maggiori investimenti per la nostra terra” CLICCA PER IL VIDEO

Gibellina offre alla Sicilia e all’Italia un esemplare modello di intervento culturale, in cui l’arte fa da padrona che assolve ad una precisa funzione sociale

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.