“Nella edizione 2021 del World’s Best Hospitals, la classifica dei migliori ospedali del mondo, sono indicati anche i 100 migliori ospedali italiani“, dichiara Igor Gelarda, capogruppo della Lega a Palermo.
“La graduatoria è il frutto del lavoro svolto da Statista Inc – spiega il capogruppo –, una importante società statunitense che raccoglie ed elabora dati e dalla rivista Newsweek e si basa su alcuni parametri qualitativi. Sono stati raccolti dati da oltre 2.000 ospedali di 21 nazioni. Nella top 100 internazionale sono sette gli ospedali italiani presenti, tutti del nord, con l’eccezione del Gemelli di Roma“.
“Se guardiamo però la sola classifica degli ospedali italiani – aggiunge -, tra i 108 migliori inseriti non se ne trova nessuno palermitano. Nella precedente, quella del 2020, al 74° posto, c’era Villa Sofia che però quest’anno non c’è . La Sicilia è rappresentata dai due ospedali catanesi Cannizzaro e Vittorio Emanuele“.
Nonostante sia una classifica qualitativa, “e può basarsi su parametri opinabili, questa totale assenza di Palermo deve farci riflettere“, dice con disappunto Gelarda. “Molto è stato fatto da questo governo regionale in ambito sanitario, impegnato anche nel contrasto all’epidemia, ma in città e provincia bisogna investire ancora sulla sanità, tanto negli ospedali, quanto nei servizi territoriali“.
“Ricordiamo che, pochi giorni fa, proprio a Palermo si è svolta una manifestazione per rimarcare l’assenza, in Sicilia occidentale, di due importanti reparti pediatrici come quelli della cardiochirurgia e della neurochirurgia. Anche alla luce di questo dramma che stiamo vivendo con il Covid, credo che gli investimenti in ambito sanitario siano assolutamente prioritari. Se il Recovery deve essere strumento per superare il gap tra nord e sud, quello sanitario è un esempio delle priorità da assumere“, conclude Gelarda.