“In questo anno di emergenza sanitaria abbiamo lavorato in condizioni di grande difficoltà e abbiamo dovuto adeguarci a norme spesso giuste ma a volte anche assurde e cervellotiche. Abbiamo resistito e sopportato di tutto fino a pochi giorni fa, quando davanti all’ultima ordinanza del sindaco di Palermo – che vieta la vendita di alcolici dopo le 18 anche ai supermercati – abbiamo deciso di rivolgerci al Tar“.
È quanto afferma la società Prezzemolo & Vitale in una nota, in cui aggiunge: “Nonostante un ricorso pendente, ieri sera il nostro punto vendita di via Principe di Villafranca è stato chiuso e sanzionato perché un cliente è stato trovato all’uscita con una bottiglia di vino in mezzo a numerosi altri articoli, a dimostrazione che comunque aveva fatto una normalissima spesa e che non avrebbe certo stappato o brindato davanti al supermercato. Tutto questo è assurdo ma anche insopportabile per chi ogni giorno è costretto a fare ogni sforzo per tenere in piedi una attività”.
La società, assistita dallo studio legale Palmigiano, aveva presentato sabato un ricorso urgente contro l’ordinanza del sindaco: “Riteniamo questo provvedimento illegittimo – spiega l’avvocato Alessandro Palmigiano – perché davanti ai supermercati non si crea alcun assembramento. Nessuno ha mai aperto una bottiglia nei paraggi di un punto vendita Prezzemolo & Vitale. Per di più il Comune, se ciò accadesse, dovrebbe sanzionare chi lo fa e non far gravare sui commercianti la sua incapacità di controllare. Sotto un profilo tecnico, il provvedimento del Sindaco sconfina in ambiti che non competono al Comune. La questione delle aperture e delle chiusure, ma anche dell’asporto e della somministrazione o vendita di alcol sono disciplinate a livello nazionale da norme che si allacciano alle fasce di colore”.
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