A Ragusa solo sei scuole su ventidue sarebbero in regola con le certificazioni di sicurezza antincendio. A fare il punto sulle criticità è stata la vicepresidente del Consiglio comunale Rossana Caruso che nel corso della seduta di lunedì 10 marzo non ha risparmiato proprio nessuno.
“Come consigliera, svolgo il mio lavoro con responsabilità, sempre nell’interesse dei cittadini che mi hanno affidato il mandato. Come vicepresidente, garantisco il corretto funzionamento dell’organo consiliare tutte le volte che è necessario. Evidentemente, questo mio approccio dà fastidio a qualcuno. Se ne faranno una ragione, prima o poi. Non ho la smania di sedere sulla sedia del presidente, ogni ruolo va rispettato”.
“Trovo incomprensibile la posizione del Partito Democratico che chiede le mie dimissioni. Tra il sindaco Cassì e il PD sembra esserci un rapporto politico ambiguo, quasi promiscuo sul piano amministrativo. Si dice che il sindaco possa passare a Forza Italia o all’Mpa da un momento all’altro, un salto politico che potrebbe destabilizzare ulteriormente una maggioranza già fragile. Serve chiarezza, ma dovrebbero pretenderla prima di tutto coloro che lo sostengono”.
“Se chi segnala criticità e chiede soluzioni deve dimettersi, allora viviamo in un mondo al contrario. Ho detto che l’assessore Pasta è inadeguata nel suo ruolo: dove sarebbe l’attacco? L’amministrazione governa la città e se qualcuno non è all’altezza del proprio incarico, è giusto evidenziarlo. C’è poi un altro aspetto che merita attenzione: la diretta streaming del Consiglio comunale di ieri sera è partita solo dopo il mio intervento. Un problema tecnico o una scelta deliberata per impedire ai cittadini di ascoltare le mie parole? È legittimo chiedersi se sia stato un tentativo di censura. È inaccettabile che, in un’assemblea pubblica, si verifichino anomalie che minano la trasparenza e il diritto dei cittadini ad essere informati”.
“Per questo, ho richiesto il verbale della seduta consiliare, affinché tutti possano conoscere il mio intervento. Se la mancata trasmissione in streaming è stata un tentativo di oscurarlo, non resterò in silenzio. La trasparenza è un dovere verso i cittadini, che hanno il diritto di sapere cosa accade in Consiglio comunale”.
Caruso denuncia anche le condizioni non proprio idilliache dell’edificio scolastico Cesare Battisti, dopo un sopralluogo avvenuto venerdì scorso alla luce di diverse segnalazioni da parte di genitori e di un video che sta circolando sui social.
“Poiché ritengo che sia necessario verificare di persona prima di esprimere giudizi, mi sono recata sul posto. Vi racconto ciò che ho visto. L’intero perimetro della scuola è transennato lungo tre vie (Via Cesare Battisti, viale Tenente Lena, via Cristoforo Colombo) a causa dello stato fatiscente della struttura. Queste transenne sono presenti da quasi tre anni. Ripeto: tre anni.
“All’ingresso della scuola vi è una copertura momentanea di lamiera e truciolato per proteggere i frequentatori dalla caduta di calcinacci, ma sulla rampa per disabili non vi è alcuna protezione. I marciapiedi circostanti sono impraticabili. Questa scuola ospita oltre 300 bambini, (13 classi di primaria e 3 di materna), oltre al personale docente e non docente. La sicurezza di queste persone è a rischio. Nel cortile interno vi sono transenne rovinate, le scale di emergenza risultano inagibili e una tettoia dovrebbe proteggere il passaggio verso la palestra a causa del rischio di cedimenti. Non sto esagerando: ho documentazione fotografica che conferma tutto ciò”.